
Con l’arrivo delle ‘robocar’, tempi duri per i ladri
(Keystone-ATS) Dagli Stati Uniti arrivano articoli e rapporti di esperti su un cambiamento legato ai primi veicoli robot: la capacità delle macchine di reagire ai tentativi di effrazione e perfino di inseguire i malintenzionati. Ne ha parlato il magazine Forbes.
La presenza a bordo dei veicoli autonomi di una quantità di sensori, compresi laser e telecamere all’infrarosso, potrà servire per monitorare qualsiasi tipo di tentativo d’intrusione e attivare immediate reazioni.
Attraverso il riconoscimento facciale, la robocar sarà in grado di aprire la scheda segnaletica, di valutare il livello di pericolosità della persona e perfino di chiamarla per nome, in modo da avvertire che è scattato l’allarme.
I veicoli autonomi potrebbero ‘scappare’ in caso di reale pericolo, magari dirigendosi verso la più vicina stazione di polizia o una pattuglia che si trova nelle vicinanze. L’auto potrebbe chiudere le porte una volta che il ladro è a bordo e stordirlo con un segnale sonoro molto forte e con luci accecanti.