Consiglio degli Stati: più attenzione a minoranze linguistiche
(Keystone-ATS) Non sempre i bandi di concorso dell’amministrazione federale rispettano le direttive sul plurilinguismo. È quanto sostiene il Consiglio degli Stati che ha tacitamente approvato una mozione di Fabio Abate (PLR/TI) con la quale si chiede al governo di intervenire.
“Attualmente la situazione è preoccupante”, ha sostenuto Didier Berberat (PS/NE). Se nell’insieme dell’amministrazione federale viene rispettata grosso modo la ripartizione linguistica, ci sono ancora grosse differenze a livello di dipartimenti e di uffici federali, ha precisato.
Abate ha poi ricordato le interpellanze che lui stesso e Filippo Lombardi (PPD/TI) hanno depositato per segnalare i concorsi che chiedevano una perfetta padronanza del francese e del tedesco, senza menzionare l’italiano. Per Abate, la terza lingua nazionale è completamente dimenticata dall’amministrazione federale, la prassi non rispetta dunque le disposizioni sul plurilinguismo.
Per porre rimedio a questa situazione, Abate propone che nei bandi di concorso venga chiesta la conoscenza attiva di due lingue ufficiali e passiva di una terza, senza precisare quali. La mozione va al Consiglio nazionale.