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Segni sempre più chiari di cambiamenti climatici

Gli esperti del clima prevedono un aumento di fenomeni naturali castatrofici, come gli uragani (foto Nasa) NASA

Per Philippe Roch l'uragano Katrina e le inondazioni in Europa sono dei chiari segnali del surriscaldamento del pianeta e dei cambiamenti climatici in corso.

Il direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente ritiene che la Svizzera rischia di dover fronte ad un numero sempre più elevato di catastrofi naturali.

A metà agosto violente inondazioni hanno devastato alcune regioni dell’Europa centrale – in particolare la Svizzera, la Germania e l’Austria.

La settimana scorsa, le regioni meridionali degli Stati uniti, a cominciare da quella di New Orleans, hanno subito le drammatiche conseguenze dell’uragano Katrina.

Ed ora, proprio in questi giorni, violenti tempeste si sono abbattute sul sud della Francia, allagando villaggi e campagne.

“Si tratta di tipici fenomeni descritti dai modelli di analisi dei cambiamenti climatici planetari. Per me vi è un legame evidente”, afferma Philippe Roch.

Fattore umano

A detta del direttore dimissionario dell’Ufficio federale dell’ambiente, delle foreste e del paesaggio (Ufafp), questi disastri naturali incidono maggiormente anche per colpa dell’evoluzione del comportamento umano. Ad esempio, la tendenza a costruire sempre più spesso delle case in zone già colpite da catastrofi ambientali.

“Non conosco il contesto storico di New Orleans. Ma con la crescita demografica vi è stata sicuramente la tendenza ad abitare nei pressi dei corsi d’acqua e in zone situate sotto il livello del mare”.

Secondo Roch, che lascerà tra l’altro il suo incarico alla fine di settembre, la politica ambientale adottata negli ultimi anni in Svizzera ha permesso di ridurre l’entità dei danni provocati dalle inondazioni.

Misure efficaci

“La nostra politica di protezione delle foreste ha dato risultati molto positivi. Senza le foreste, i danni delle ultime inondazioni sarebbero stati molto più importanti e forse avremmo avuto anche un numero maggiore di vittime”, afferma il responsabile dell’Ufafp.

“Inoltre abbiamo completamente cambiato la nostra politica per quanto concerne l’acqua. Da alcuni anni stiamo cercando di allargare i letti di fiumi e torrenti, realizzando dei progetti di rivitalizzazione dei corsi d’acqua”.R

Roch ha apprezzato inoltre il grado di preparazione dimostrato dai cantoni e dai comuni di fronte all’emergenza acqua delle ultime settimane.

Ma, a suo avviso, in futuro saremo sempre più spesso confrontati a simili disastri naturali, in seguito al troppo rapido surriscaldamento del pianeta.

Carta dei rischi

“Per migliorare la prevenzione, stiamo ora allestendo una carta dei rischi, sulla base della quale potremo ad esempio impedire delle costruzioni in zone minacciate”, aggiunge il responsabile della politica ambientale.

“Dobbiamo adeguarci alla nuova situazione ambientale, sviluppando una politica di prevenzione a lungo termine. Bisogna proseguire questa politica, anche se non possiamo frenare i cambiamenti climatici a corto termine”, conclude Roch.

swissinfo, Morven McLean
(traduzione Armando Mombelli)

Violente inondazioni hanno colpito l’Europa centrale e orientale a metà agosto.
In Svizzera il maltempo ha causato la morte di 6 persone e danni stimati a circa 2 miliardi di franchi.
Negli Stati uniti l’uragano Katrina ha devastato a fine agosto la Louisiana, il Mississippi e l’Alabama.
Migliaia di persone nella regione di New Orleans hanno perso probabilmente la vita.
Nel sud della Francia, il 6 settembre, le intemperie hanno provocato allagamenti nella regione del Languedoc.

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