WWF deluso dalla Svizzera

Dieci anni dopo Rio, lo spreco delle risorse naturali prosegue anche in Svizzera.
«Un decennio dopo il Vertice della Terra, gli svizzeri consumano ancora più del doppio delle risorse naturali disponibili per ogni abitante del pianeta».
Questo è quanto ha detto Georg Schwede, direttore del programma del WWF, nel corso di una conferenza stampa a Berna. «Se la Conferenza di Rio ha permesso di portare la nozione di sviluppo sostenibile a livello politico, siamo ancora alla fase retorica», ha rincarato Andreas Weisser, responsabile del settore «Alpi».
Acqua
Il 90 per cento delle zone alluvionali svizzere sono scomparse. La protezione del rimanente 10 per cento dipende dalla buona volontà dei cantoni, che nel 2000 ne preservavano solo il 55 per cento. L’organizzazione chiede non solo che il 10 per cento dei corsi d’acqua ancora allo stato naturale vengano protetti ma anche che un 10 per cento supplementari tornino allo stato originario.
Boschi e suolo
Il 40 per cento degli alberi dell’altopiano e 24 delle 101 specie di uccelli che vivono nei boschi sono minacciati, «un record fra i paesi industrializzati» afferma l’organizzazione ambientalista.
Non esistono praticamente più suoli non inquinati: il 42 per cento delle superfici analizzate contengono sostanze nocive oltre i valori limite. Per garantire la biodiversità, il WWF chiede di creare riserve di alto valore qualitativo sul 10 per cento della superficie boschiva.
Alpi
La Svizzera è ben lungi dall’essere un esempio in materia di gestione sostenibile delle regioni alpine, come auspicava quando fu lanciato l’anno internazionale della montagna.
Nessuno dei protocolli della Convenzione alpina è ancora stato ratificato. Inoltre non è più stata creata nessuna grande area protetta nelle Alpi da quasi 100 anni e il traffico pesante non è ancora stato trasferito su rotaia.
Oltre alla ratifica della Convenzione alpina, il WWF esige la creazione di nuove zone protette. L’applicazione dell’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi deve essere accelerata con misure come la tassa sul CO2 e la promozione dell’offerta ferroviaria.
Clima
Nel settore del traffico le emissioni non solo non sono diminuite dell’8 per cento come promesso, ma sono anzi aumentate dell’8 per cento. Malgrado il riscaldamento del pianeta previsto nei prossimi 100 anni, la Svizzera non ha ratificato il Protocollo di Kyoto.
Rivendicazioni
L’organizzazione ecologista chiede che la percentuale di energie rinnovabili, attualmente al 3,5 per cento, sia portata al 30 per cento entro il 2010. La Confederazione, secondo il WWF, deve pure creare le condizioni per un miglioramento del rendimento energetico (apparecchi elettrici e edifici) e introdurre una tassa sul CO2 efficace.
swissinfo e agenzie
90% delle zone alluvionali svizzere sono scomparse
40% degli alberi dell’altopiano e 24 delle 101 specie di uccelli di bosco sono minacciati
Il 42% delle superfici analizzate contengono sostanze nocive oltre i valori limite

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