Cartelloni per combattere il razzismo
La Commissione federale contro il razzismo (CFR) ha lanciato una nuova campagna: in tutto il paese ed in cinque lingue.
La campagna intende rinforzare la lotta alla discriminazione. Inoltre, la CFR chiede un allargamento della norma anti-razzismo.
I messaggi della campagna “Escludere l’esclusione” spiccano su grandi cartelloni neri.
Mercoledì è in programma la loro presentazione alla stampa. Scopo dell’azione: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’esclusione etnico-culturale.
“La campagna è molto forte. Diamo voce ai soggetti di diverse situazioni nelle quali si verifica l’esclusione”, spiega a swissinfo Doris Angst, responsabile del progetto per la CFR.
Vengono ad esempio tematizzate l’esclusione nella vita quotidiana ai danni degli zingari, l’antisemitismo e l’ostilità verso i mussulmani. L’azione coincide con il decimo anniversario della CFR.
Campagna a tappeto
I messaggi spiccano sui grandi schermi delle cinque principali stazioni del paese, sono appesi negli autobus, appiccicati sui cartelloni nelle strade o nei centri commerciali, si trovano sulle cartoline postali o in inserzioni pubblicitarie sulla stampa o su internet.
Accanto a tedesco, francese, italiano ed inglese, una parte dell’azione si svolge pure in romancio.
“Chi ha molti pregiudizi rifiuterà questa campagna”, sottolinea la responsabile. “Il nostro scopo è quello di raggiungere un ampio pubblico”.
Questione razzismo
La prima delle campagne dell’allora giovane CFR ebbe luogo nel 1997. Da allora, come ha constatato Doris Angst preparando la nuova azione, molto è cambiato.
“L’opinione pubblica è cosciente della questione razzismo. Ho trovato molte porte aperte e la CFR è piuttosto conosciuta”, rileva.
Sono sempre di più i delegati all’integrazione e le persone che si occupano del tema razzismo. “Abbiamo molti partner nei cantoni”, dice la Angst, aggiungendo che anche l’economia ha reagito in maniera positiva.
Umorismo e fiducia in sé stessi
La lotta al razzismo attraverso dei cartelloni è un affare complicato. L’azione di due anni fa denominata “Assieme contro il razzismo e l’antisemitismo” aveva ad esempio suscitato parecchie critiche per i suoi provocatori riferimenti a numerosi pregiudizi razziali.
Pure la CFR è ormai consapevole della problematica. “Non avremmo dovuto lavorare direttamente con gli stereotipi”, rileva la Angst. “Una questione molto delicata”.
La CFR ha quindi optato per un altro approccio. “Dietro agli slogan, ci sono delle persone autentiche che rifiutano, con umorismo e fiducia in sé stessi, l’esclusione in determinati settori”.
Alcune delle persone citate figurano addirittura sull’elenco telefonico. Un problema? “Spero di no”, conclude la responsabile del progetto. “Nell’ultima campagna c’erano pure le fotografie di alcuni dei protagonisti”.
swissinfo, Philippe Kropf
(traduzione: swissinfo, Marzio Pescia)
Con la sua nuova campagna di prevenzione “Escludere l’esclusione”, la CFR intende sensibilizzare l’opinione pubblica su situazioni ordinarie della vita quotidiana che offendono la dignità delle persone di religione, origine o colore della pelle diversi.
I soggetti della campagna sono disponibili in tedesco, francese, italiano e inglese e in parte anche in romancio.
La Commissione federale contro il razzismo si batte da 10 anni contro la discriminazione. Ora ha deciso di farlo tramite una nuova strategia in 5 punti.
Il postulato centrale è una migliore protezione giuridica delle vittime ed un’estensione delle offerte d’aiuto.
Concretamente, la CFR chiede un allargamento della norma anti-razzismo.
Il tutto dovrebbe essere completato dalla proibizione delle organizzazioni a scopi razzisti e dei simboli razzisti.
Secondo la CFR sono poi necessarie delle leggi contro la discriminazione in ambito privato.
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