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Expo.02: la crisalide si muove

Dare un'immagine positiva dell'Expo, è questa ora una delle maggiori preoccupazioni della direttrice Nelly Wenger Keystone

Ad un anno dall'apertura ufficiale, l'esposizione nazionale comincia a stendere le ali. Lunedì 14 maggio a Neuchâtel, i responsabili di Expo.02 hanno presentato la loro campagna promozionale. Invitando ad attendere l'evento con un sorriso sulle labbra.

Per una volta, la fortuna arride ai responsabili di Expo.02. Un sole già estivo splende sull’arteplage di Neuchâtel e invita a gironzolare per l’ampia piattaforma, ad immaginarsela come sarà tra un anno, affollata e piena – si spera – di avvenimenti e d’idee.

Finora, l’esposizione nazionale ha fatto parlare di sé più che altro per le difficoltà finanziarie e personali. Continuerà probabilmente a farlo, dal momento che le casse della manifestazione sono tutt’altro che piene.

Ma la direttrice Nelly Wenger vuole che questi giorni di maggio, in cui vari appuntamenti dovrebbero permettere al pubblico di gettare un occhio – vero e metaforico – oltre gli steccati dei cantieri, segnino una fase di passaggio nella percezione dell’evento.

«Il passaggio», ha detto la direttrice nella conferenza stampa a Neuchâtel, «dovrebbe condurre Expo.02 dalla sopravvivenza alla vita, dalla sfiducia all’entusiasmo». Tempo dunque, per l’esposizione, di uscire dal bozzolo e di farsi conoscere da un’opinione pubblica finora piuttosto scettica.

Innanzitutto con un’ampia campagna promozionale. Dal 15 maggio tre spot saranno trasmessi dai tre canali televisivi nazionali e proiettati nei cinema svizzeri. Il messaggio? Molto semplice: perdersi l’Expo sarà come mancare un appuntamento epocale. Come essere nati prima del 1969 ed essersi addormentati davanti al televisore la sera dello sbarco sulla Luna…

Una tenda a forma di grande crisalide rossocrociata, l’Expo.02 mobile, percorrerà poi le terre d’Elvezia da maggio ad ottobre, da un cantone all’altro, per presentare gli eventi e le esposizioni delle arteplage, per tener desta l’attenzione sulla manifestazione. A ciò si aggiungono un video promozionale, opuscoli, guide, il sito internet, magliette, ombrelli, bottiglie di vino… Insomma, i vari gadget di cui una manifestazione non può fare a meno.

Senza dimenticare che il 19 e 20 maggio prossimi le quattro arteplages, a Neuchâtel, Bienne, Morat e Yverdon saranno aperte al pubblico, il quale potrà finalmente toccare con mano la solidità delle piattaforme di cui tanto si è parlato nei mesi scorsi e conoscere più da vicino quattro delle esposizioni previste per il 2002.

Che dire di più, in questo clima di primavera inoltrata? Per restare alle metafore stagionali: se son rose fioriranno.

Andrea Tognina

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