I tesori naturali e culturali dell’Unesco aprono le loro porte in Svizzera
Jungfrau-Aletsch
Nel 2001 la regione della Jungfrau-Aletsch è stata proclamata primo patrimonio alpino naturalistico dell’Unesco. Al centro si trova l’imponente massiccio di roccia formato da Eiger, Mönch e Jungfrau, con il paesaggio glaciale dell’Aletsch.
(Keystone)
Keystone
Jungfrau-Aletsch
Il ghiacciaio dell'Aletsch è il più lungo delle Alpi.
(Reuters)
Reuters
La Chaux-de-Fonds/Le Locle
Le città di Le Locle e La Chaux-de-Fonds sono considerate testimoni straordinari di un’intera epoca industriale e chiari esempi di una riuscita simbiosi di urbanistica e industria orologiera.
(Reuters)
Keystone
La Chaux-de-Fonds/Le Locle
L’inserimento nella lista dell'UNESCO conferma a livello internazionale che La Chaux-de-Fonds e Le Locle costituiscono una sorta di centro di riferimento per l’industria orologiera, che vanta una lunga tradizione di spirito imprenditoriale innovativo e nel contempo di giustizia sociale tra i lavoratori.
(Reuters)
Reuters
Monte San Giorgio
Il Monte San Giorgio costituisce già dal XIX secolo un vero e proprio paradiso per gli studiosi dei fossili. Nel 2003 è stato iscritto nel patrimonio mondiale dell‘Unesco.
(Keystone)
Keystone
Monte San Giorgio
I paleontologi hanno ritrovato tra i fossili migliaia di pesci e rettili marini, con fino a sei metri di lunghezza. Tra 245 a 230 milioni di anni fa, questa regione era un bacino marino profondo 100 metri.
(Keystone)
Keystone
Convento di San Giovanni a Müstair
Il monastero nel canton Grigioni, che risale all'8° secolo, rappresenta una delle rare testimonianze architettoniche dell'epoca carolingia.
(Keystone)
Keystone
Convento di San Giovanni a Müstair
La chiesa monasteriale dell’VIII secolo racchiude il ciclo pittorico più ricco e meglio conservato del mondo, comprendente stupendi affreschi.
(Keystone)
Keystone
L'Arena tettonica svizzera Sardona
Patrimonio mondiale dell'Unesco dal 2008, questa catena alpina costituisce una testimonianza eccezionale del processo di formazione delle montagne ed è considerata fondamentale per la comprensione della tettonica a zolle.
(Keystone)
Keystone
L'arena tettonica Sardona
Lungo una linea visibile anche a grande distanza, chiamata "sovrascorrimento tettonico delle alpi glaronesi", complessi rocciosi di 250-300 milioni di anni si trovano al di sopra di rocce più recenti, databili tra i 35-50 milioni di anni.
(Keystone)
Keystone
Città medievale di Berna
Fondata nel 1191 dal duca Bertoldo V di Zähringer, la città storica di Berna sorge su una penisola in un'ansa dell'Aare, il fiume che la cinge come un braccio in un gesto protettivo.
(Keystone)
Keystone
Città medievale di Berna
Il centro storico di Berna costituisce una delle testimonianze più grandiose dell'urbanistica medievale in Europa, con 6 km di portici, fontane rinascimentali, facciate in pietra arenaria ben conservate e la magnifica cattedrale.
(Keystone)
Keystone
I castelli di Bellinzona
I castelli medievali del capoluogo ticinese - Castelgrande, Montebello e Sasso Corbaro - e la murata costituivano un eccezionale sistema fortificato, che permetteva di proteggere interamente il borgo e di chiudere la valle del fiume Ticino.
(Keystone)
Keystone
I castelli di Bellinzona
I castelli di Bellinzona figurano fra le più mirabili testimonianze dell'architettura fortificata medievale in Svizzera.
(Keystone)
Keystone
I siti palafitticoli dell'Arco alpino
Decretati Patrimonio mondiale dell'umanità nel 2011, i siti palafitticoli documentano la vita dei popoli lacustri tra il 5000 e il 500 avanti Cristo. I 111 siti inseriti nella lista dell'UNESCO si trovano in Svizzera (56), Francia (11), Italia (19), Germania (18), Austria (5) e Slovenia (2).
(Amt für Städtebau/Unterwasserarchäologie Zürich)
Amt für Städtebau/Unterwasserarchäologie Zürich
I siti palafitticoli dell'Arco alpino
L'acqua ha permesso di conservare i resti degli insediamenti dei popoli lacustri. Buona parte di questo patrimonio storico è però accessibile solo ai sommozzatori.
(Service archéologique de l’Etat de Fribourg)
Service archéologique de l’Etat de Fribourg
I vigneti terrazzati del Lavaux
Per l'UNESCO, i vigneti terrazzati del Lavaux "costituiscono un sito culturale unico, che mostra in modo eclatante la sua evoluzione sul corso di un millennio, attraverso un paesaggio protetto e costruzioni ben conservate".
(Reuters)
Reuters
Vigneti terrazzati del Lavaux
La regione del Lavaux si estende su una quarantina di chilometri lungo le rive del Lago Lemano e comprende un territorio di 14 villaggi dominato dalle vigne.
(Keystone)
Reuters
La ferrovia retica dell'Albula/Bernina
Nel paesaggio dell'Albula e del Bernina, la ferrovia retica rappresenta una costruzione ferroviaria esemplare per rompere l'isolamento delle Alpi centrali e s'iscrive inoltre in modo particolarmente armonioso nei paesaggi alpini attraversati.
(Keystone)
Keystone
Ferrovia retica dell'Albula/Bernina
Con i suoi 196 ponti e viadotti, 55 gallerie e 128 km di tracciato, la ferrovia retica è descritta come un miracolo della tecnica. Un'opera che a oltre un secolo dalla sua costruzione continua ad affascinare ingegneri e turisti.
(Keystone)
Keystone
L'Abbazia di San Gallo
L'Abbazia benedettina di San Gallo ha rappresentato per oltre 12 secoli uno dei principali centri di cultura in Europa e ancora oggi custodisce una delle più ricche e antiche biblioteche del mondo.
(swiss image)
swiss image
Abbazia di San Gallo
La biblioteca, una delle più ricche e antiche del mondo, contiene preziosi manoscritti, tra cui la prima piantina di architettura conosciuta, disegnata su pergamena.
(AFP)
AFP
L'opera architettonica di Le Corbusier (candidatura)
Le 17 costruzioni presentate all'UNESCO si trovano in Svizzera, Argentina, Belgio, Germania, Francia, India e Giappone. Tra le due opere in Svizzera vi è la Petite maison au bord du lac Léman a Corseaux.
(AFP)
AFP
Diverse manifestazioni sono in programma questa fine settimana in tutta la Svizzera per presentare al pubblico i siti culturali e naturali svizzeri iscritti nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.
La lista del patrimonio mondiale Collegamento esternoè stata adottata dall’organismo dell’ONU nel 1972 per salvaguardare i siti culturali e naturali che possiedono un “valore universale eccezionale”. L’idea alla base di questa iniziativa è che l’intera umanità dovrebbe impegnarsi per proteggere e valorizzare dei tesori che riflettono la ricchezza e la diversità del patrimonio culturale e naturale del mondo intero.
Nell’elenco sono iscritti ormai oltre un migliaio di siti sparsi in tutto il mondo, di cui 11 si trovano in Svizzera (8 beni culturali e 3 fenomeni naturali eccezionali). In occasione delle Giornate del patrimonio mondialeCollegamento esterno, che la Svizzera festeggia per la prima volta, i siti svizzeri aprono le loro porte al pubblico, l’11 e 12 giugno, con programmi diversi, offrendo ai visitatori scenari indimenticabili e un’esperienza unica.
La Svizzera è stata uno dei primi Stati a ratificare, nel 1975, la Convenzione dell’UNESCO sul patrimonio mondiale. Gli Stati firmatari s’impegnano a salvaguardare il patrimonio culturale e naturale straordinario che si trova sul loro territorio. L’UNESCO vuole attuare un sistema di cooperazione internazionale volto a sostenere gli sforzi degli Stati e ha istituito a tale scopo un fondo internazionale. Per definire i beni culturali e naturali viene compilata una lista: l’elenco del Patrimonio mondiale.
(Redazione foto: Christoph Balsiger, testo: Gaby Ochsenbein)
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Per saperne di più
SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.