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Il fiuto del Pardo per il cinema d’autore

Frédéric Maire (direttore artistico) e Marco Solari (presidente) pronti per la 61esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno Keystone

L'impronta del 61esimo Festival internazionale del film di Locarno, sarà di natura politica e sociale. Abile a scovare nuovi talenti, il Pardo onorerà il navigato regista e attore italiano Nanni Moretti.

Agosto si tinge come tradizione di macchie gialle e nere. Quest’anno, dal 6 al 16, Locarno si trasforma puntualmente nella capitale internazionale del cinema d’autore e di scoperta.

Meno film americani, rispetto all’edizione dell’anno scorso, e più spazio alle produzioni europee che, secondo il direttore artistico Frédéric Maire, hanno proposto i lavori migliori. Non deve dunque stupire se la maggioranza dei 17 film del Concorso internazionale – tra cui quello dello svizzero Lionel Baier – provenga dal Vecchio Continente.

“Il programma del 2008 – ha spiegato Frédéric Maire – intende soprattutto presentare i film sotto la migliore luce possibile, una luce che li valorizzi, davanti al pubblico e ai professionisti del settore; dalla Piazza Grande alle sperimentazioni di Play Forward, dal Concorso internazionale ai Pardi di domani, senza dimenticare le altre sezioni”.

Famiglia, lavoro, politica e Officine

Il Festival quest’anno presterà il suo orecchio attento alle voci del tempo e del mondo. “Sono innumerevoli i film che, direttamente o indirettamente, affrontano temi politici e sociali. E spesso – sottolinea ancora Maire – attraverso il denominatore comune più piccolo: la famiglia, o meglio, ciò che ne resta, genitori assenti, figli perduti, emarginati di una società alla deriva”.

“März”, dell’austriaco Klaus Händl, cerca di capire il motivo che ha portato al suicidio tre adolescenti; nella pellicola “Yuriev Den” il cineasta russo Kirill Serebrennikov esplora il dramma di una madre che ha perso il proprio figlio. Il francese Emmanuel Finkiel propone una riflessione sull’emigrazione e la delocalizzazione in “Nulle part terre promise”.

Con “Un autre homme”, il regista di Losanna Lionel Baier mette in luce l’ambiente feroce del mondo del lavoro, dove arrivismo e opportunismo vengono filtrati dall’occhio sarcastico dell’autore. Lavoro al centro anche della pellicola di Danilo Catti “Giù le mani” (Cineasti del presente), che riporta lo spettatore nel cuore dello sciopero delle Officine di Bellinzona.

Con “Il sol dell’avvenire”, sella sezione “Ici et Ailleurs”, gli italiani Gianfranco Pannone e Giovanni Pasanella aprono il libro della storia andando alle origini della nascita delle Brigate Rosse. Dall’Italia un’altra pellicola interessante, quella che illustra un progetto della squadra di calcio italiana dell’Inter per aiutare i bambini che vivono in paesi segnati dalla guerra e dalla povertà.

La letteratura sul grande schermo

Dalle pagine bianche allo schermo bianco. Lo scrittore italiano Alessandro Baricco presenta a Locarno la sua prima realizzazione cinematografica: “Lezione 21”, un’indagine sui misteri della nona sinfonia di Beethoven. Primo lungometraggio anche per il controverso autore francese Michel Houellebecq, con l’adattamento cinematografico del romanzo “La Possibilité d’une île”, pubblicato nel 2005.

La grande letteratura si presenterà invece sotto forma di fiction ne “L’idiot” di Pierre Léon, tratto da una scena chiave del romanzo di Dostoievski, ma anche tramite l’incontro privilegiato col grande poeta italiano Andrea Zanzotto, in “Possibili rapporti. Due poeti. Due voci” di Nelo Risi .

Presentato in prima europea in Piazza Grande, il film inglese “Brideshead Revisited” di Julian Jarrold (Becoming Jane) con Emma Thompson, è tratto dal romanzo di Evelyn Waugh – un classico della letteratura britannica.

Nanni, Anjelica e gli altri

Anche quest’anno il Pardo onorerà e ospiterà alcune stelle del cinema internazionale. Anjelica Houston, Premio Oscar nel 1986 con l’Onore dei Prizzi, riceverà sulla Piazza Grande (sabato 9 agosto) l’Excellence Award. Al regista israeliano Amos Gitai verrà consegnato il Pardo d’onore. Attesi sulle rive del Verbano anche Emma Thompson, Emily Mortimer, Jeanne Moreau e Stéphane Audran.

E poi, naturalmente, ci sarà lui, Nanni Moretti. Al regista, attore e produttore italiano, il Pardo dedica infatti la retrospettiva dell’edizione 2008. Sarà possibile vedere o rivedere l’insieme dei lungometraggi, oltre ai numerosi corti, mediometraggi e documentari girati nell’arco della sua carriera. Dedicato a Nanni Moretti anche un libro e una mostra.

La giornata del cinema svizzero

Per il terzo anno consecutivo il Pardo presta il suo manto maculato ai colori rosso-bianco della Confederazione. La giornata del 12 agosto, dedicata in particolare agli attori del cinema svizzero, rende come sempre omaggio ai cineasti svizzeri. Quaranta le pellicole presentate, di cui una decina di lungometraggi.

Tre i film svizzeri in prima mondiale: “Marcello Marcello”, di Denis Rabaglia (autore di “Azzurro”, con Paolo Villaggio) “Luftbusiness” di Dominique de Rivaz e il cortometraggio d’animazione “Retouches” di Georges Schwizgebel. In competizione nella sezione “Cineasti del presente”, il documentario “Forteresse”. Il regista Fernand Melgar ci propone il resoconto della sua immersione nel Centro di registrazione dei richiedenti l’asilo di Vallorbe (canton Vaud).

La selezione 2008, la penultima curata dal dimissionario direttore artistico Frédéric Maire, rivista dunque lo spirito di Locarno combinando diversità e rigore. E benché il festival di Locarno sia in piena forma, secondo il suo presidente Marco Solari, non scongiura la precarietà. La concorrenza degli altri festival, compreso quello di Zurigo, insidiano i territori del Pardo.

swissinfo Françoise Gehring, Locarno

• La 61 esima edizione si tiene dal 6 al 16 agosto.
• In Piazza Grande verranno proiettati 17 film, di cui 9 prime mondiali.
• Nel Concorso internazionale figurano 17 film provenienti da 16 paesi diversi; le prime mondiali sono 12 mentre le prime internazionali 5; le opere prime sono 6.
• Nel Concorso cineasti del presente spiccano 12 prime mondiali e 5 prime internazionali su 17 film confermati, di cui 5 opere prime.
• Per quanto riguarda la produzione svizzera, 40 le pellicole che saranno proiettate a Locarno

Quest’anno la sezione Open Doors è dedicata all’America latina. Il Festival propone 29 film. Dal 2003, grazie al sostegno della Direzione per lo Sviluppo e la Cooperazione del Dipartimento federale degli affari esteri (DSC – Svizzera), la sezione Open Doors ha dato risalto a registi e a film provenienti da paesi con una cinematografia emergente e si è impegnata a ricercare partner per la co-produzione dei loro nuovi progetti.

Sguardo diverso sul cinema grazie ad una mostra fotografica intitolata “Mélancolie Cinéma”. Lo svizzero Simon Edelstein (regista, direttore della fotografia e sceneggiatore) ha visitato, fotografato e repertoriato numerose sale di proiezione in Europa, negli Stati Uniti e in India. La mostra si terrà dal 1. al 16 agosto al Centro culturale Elisarion di Minusio e a Casa Serodine ad Ascona.

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