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Il mondo ha le sue sette Nuove Meraviglie

Messicani in festa davanti alla piramide maya di Chichén Itzà Keystone

Il risultato finale del voto per designare le sette Nuove Meraviglie del mondo, promosso dallo svizzero Bernard Weber, è ormai conosciuto. Tra i siti eletti anche il Colosseo di Roma.

Dall’iniziativa aveva già preso le distanze l’UNESCO, sottolineando che essa “non potrà in alcun modo contribuire in maniera significativa e durevole alla preservazione dei siti scelti”.

Il Colosseo di Roma, la Grande Muraglia cinese, l’antica città giordana di Petra, la Statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro in Brasile, le rovine inca di Macchu Picchu in Perù, la piramide maya di Chichén Itzà in Messico e il Taj Mahal in India.

Sono queste le nuove sette Nuove Meraviglie del mondo scelte tramite un sondaggio internet promosso dal cineasta svizzero Bernard Weber, al quale hanno partecipato 100 milioni di persone di tutti i continenti, secondo gli organizzatori.

Spettacolo a Lisbona

La proclamazione delle “Nuove Sette Meraviglie” è stata fatta durante un grande spettacolo nello stadio Luz di Lisbona.

“Mai finora nella storia così tante persone avevano partecipato ad una decisione mondiale”, ha dichiarato con non poca enfasi l’attrice Hilary Swank presentando i risultati. Gli organizzatori hanno comunque riconosciuto di non aver potuto impedire che molte persone votassero più volte per lo stesso sito.

I diritti dello show sono stati venduti a decine di emittenti, con un pubblico potenziale di 1,6 miliardi di spettatori. In tribuna anche l’ex segretario generale dell’ONU Kofi Annan, la regina Rania di Giordania, il presidente portoghese Hanibal Cavaco Silva e il premier José Socrates, nonché l’ex astronauta Neil Armstrong. Fra gli artisti sul palco Jennifer Lopez, Alessandro Safina, José Carreras, Dulce Pontes.

La data, il sette luglio del 2007, ovviamente non è stata scelta per caso: tutti sette come appunto le ‘Nuove Sette Meraviglie’.

L’idea delle “Nuove Meraviglie” è venuta a Weber quando i talebani hanno distrutto i budda giganti di Bamiyan, in Afghanistan.

21 siti finalisti

Gli internauti potevano scegliere da gennaio le Nuove Meraviglie tra 21 monumenti selezionati da una giuria presieduta dall’ex direttore generale dell’UNESCO, lo spagnolo Federico Mayor. Inizialmente erano più di 200 le candidature.

Oltre ai Sette vincitori, erano in lizza anche l’Acropoli di Atene, l’Alhambra di Granada, Angkor Wat in Cambogia, le statue dell’isola di Pasqua, la torre Eiffel di Parigi, Santa Sofia a Istanbul, il tempio di Kiyomizu, a Kyoto, il Cremlino di Mosca, il castello di Neuschwanstein in Baviera, la Statua della libertà di New York, Stonehenge, a sud di Londra, l’Opera di Sydney in Australia e l’antica Timbuktu, nel Mali.

In un primo tempo tra i candidati figuravano pure le piramidi di Giza, in Egitto, unica delle Sette Meraviglie del mondo antico tuttora in piedi. Dopo la reazione irritata delle autorità egiziane per la loro inclusione nel sondaggio privato, gli organizzatori del concorso avevano fatto marcia indietro e le avevano proclamate d’ufficio “Meraviglia d’onore”, fuori concorso.

L’iniziativa ha avuto più impatto nei paesi emergenti, dove attorno al sondaggio si è sviluppato un forte coinvolgimento nazionale, come in Brasile, Giordania, Cina, India o Perù, che si sono mobilitati per i candidati nazionali, mentre in Europa sembra essere stata accolta con maggiore freddezza.

L’UNESCO critica

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) aveva preso le distanze dall’iniziativa, sottolineando che essa “non potrà in alcun modo contribuire in maniera significativa e durevole alla preservazione dei siti eletti'”.

“Non c’é alcun punto di paragone – aveva aggiunto l’UNESCO – fra l’iniziativa mediatica e il lavoro scientifico ed educativo di iscrizione dei siti sulla Lista del Patrimonio Mondiale”.

Weber, dal canto suo, ha fatto sapere che l’iniziativa ha quale obiettivo proprio di incoraggiare la diversità culturale attraverso la preservazione e il restauro dei siti.

La sua fondazione ha annunciato di aver l’intenzione di utilizzare il 50% degli utili del progetto per finanziare il restauro di monumenti nel mondo intero.

swissinfo e agenzie

Tra i testi conservati, il più antico che nomina le sette meraviglie è una poesia di Antipatro di Sidone, scritta intorno al 140 a.C.

Le sette meraviglie del mondo antico, ritenute dai Greci e dai Romani le più belle e straordinarie opere dell’umanità, erano il Faro di Alessandria, il Colosso di Rodi, i Giardini pensili di Babilonia, il Mausoleo di Alicarnasso, il Tempio di Artemide a Efeso, la Statua di Zeus a Olimpia e la Piramide di Cheope a Giza.

Quest’ultima è l’unica delle sette meraviglie del mondo antico giunta sino a noi.

Dopo la reazione irritata delle autorità egiziane per la loro inclusione nel sondaggio privato promosso da Weber, la piramide è stata proclamata “Meraviglia d’onore”, fuori concorso.

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