“Rex, Roxy, Royal”: un viaggio attraverso i cinema svizzeri
CORSO, Lugano, 1956, 550 posti.
Oliver Lang
LEUZINGER, Altdorf (canton Uri), 1963, 285 posti.
Oliver Lang
LICHTSPIEL, Berna, 2012, 80 posti.
Oliver Lang
GSTAAD, Gstaad, 1955, 203 posti.
Oliver Lang
FILMPODIUM, Zurigo, 1949 (restaurato nel 1983 e nel 2003), 263 posti.
Oliver Lang
SIL PLAZ, Jante (canton Grigioni), 2010, 52 posti.
Oliver Lang
CAMERA, Basilea, 1963 (restaurato nel 1977), 66 e 142 posti.
Oliver Lang
COLISEE, Couvet (canton Neuchâtel), 1956 (restaurato nel 2003), 207 posti.
Oliver Lang
ROXY, Romanshorn (canton Turgovia), 1920 (restaurato nel 1960 e nel 2003), 147 posti.
Oliver Lang
APOLLO, Coira, 1956, 334 posti.
Oliver Lang
CITYCLUB, Pully (canton Vaud), 1958 (restaurato nel 2011), 200 posti.
Oliver Lang
MUOTATHAL, Muotathal (canton Svitto), anni 1950, 200 posti.
Oliver Lang
CINE-LUCARNE, Le Noirmont (canton Giura), 1957 (restaurato nel 1974), 110 posti.
Oliver Lang
IRIDE, Lugano, 1940 (restaurato nel 1987), 118 posti.
Oliver Lang
GRÜNEGG, Konolfingen (canton Berna), 1958, 117 posti.
Oliver Lang
Quando è stata l’ultima volta che avete visto un film sul grande schermo? Piccolo paese senza una vera e propria industria cinematografica, la Svizzera conta oltre 270 sale sul proprio territorio. Il libro fotografico "Rex, Roxy, Royal" ritraccia la storia di alcune di esse, dall’Iride di Lugano al Lichtspiel di Berna.
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Come editor fotografico sono responsabile dell'uso editoriale della fotografia su SWI swissinfo.ch e delle nostre collaborazioni con le e i fotografi. Quando se ne presenta l'occasione, prendo la macchina fotografica e accompagno uno dei nostri giornalisti.
Mi sono formato come fotografo a Zurigo e ho iniziato a lavorare come fotoreporter nel 1989. Nel 1990 ho fondato l'agenzia fotografica svizzera Lookat Photos. Vincitore per due volte del World Press Award, ho ricevuto anche diverse borse di studio nazionali svizzere. Il mio lavoro è stato ampiamente esposto ed è presente in diverse collezioni.
Sandra Walti ha lavorato per anni dietro le quinte del cinema indipendente di Aarau. Spesso, quando ripuliva la sala dopo una proiezione o lavorava alla prossima locandina, pensava a quanto sarebbe stato bello scrivere un libro sui cinema svizzeri, simboli della diversità culturale del paese. Il progetto si è concretizzato circa un anno fa, in collaborazione con Tina Schmid.
Il libro “Rex, Roxy, RoyalCollegamento esterno” ritraccia la storia di 111 sale cinematografiche. Gli autori dei testi, dieci in tutto, hanno spulciato gli archivi dei vari comuni, intervistato produttori e registi, così come la popolazione locale. Le immagini sono invece state affidate ad Olivier Lang, che ha attraversato il paese per immortalare i piccoli e grandi cinema.
“Rex, Roxy, Royal” offre ai lettori uno sguardo particolare sul cinema, in un’epoca in cui le abitudini sono cambiate e non è sempre facile catturare l’attenzione del pubblico.
Eppure il grande schermo continua a far sognare. Sandra Walti è rimasta colpita dal numero di sale che hanno riaperto negli ultimi anni, grazie agli sforzi delle popolazioni locali. Il cinema, dunque, sopravvivrà: per lo meno è questa la ferma convinzione degli autori e degli editori del libro.
(Immagini: Oliver Lang; Testo: Thomas Kern, swissinfo.ch)
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