La Terra, una sfera in legno bella e fragile
Arteplage di Neuchâtel: il Palazzo dell'Equilibrio invita a pensare allo sviluppo sostenibile. Un tema complesso trattato con emozione.
La più grande costruzione di legno al mondo
La palla di legno di cui tutti parlano a Neuchâtel. Lo si vede bene in lontananza il Palazzo dell’Equilibrio, una grande cupola di 27m di altezza e 40 di diametro sul prato dell’arteplage di Expo 02.
“Senza dubbio è la più grande costruzione di legno del mondo, dice l’architetto Hervé Dessimoz. Abbiamo usato le tecnologie più moderne per realizzarla, e anche le più antiche, come la chiave di volta. Questa é d’altronde una forma che si trova nei duomi barocchi”.
Una sfera bella e vulnerabile proprio come la Terra. Il palazzo dell’equilibrio, uno dei quattro progetti della Confederazione, evoca lo sviluppo sostenibile, il fragile equilibrio tra società, ecologia ed economia.
Immagini forti
Un tema complesso e interessante…gli ideatori hanno scelto per illustrarlo delle immagini forti piuttosto che fredde informazioni “Vogliamo suscitare delle reazioni, precisa Armin Heusser, responsabile artistico dell’arteplage di Neuchâtel. L’obiettivo è che il visitatore si porti a casa delle immagini su cui riflettere e poter immaginare dei cambiamenti nei suoi comportamenti quotidiani.”
All’interno del padiglione le immagini sono proiettate su di uno schermo rotondo; all’entrata il visitatore è immerso in un’atmosfera pesante. Una voce ricorda ad esempio gli avvenimenti dell’11 settembre.
Seguendo una rampa si arriva in un secondo spazio dove l’atmosfera cambia completamente; risate di bambini e canti d’uccellini. Sullo schermo le immagini continuano a girare, ma sono di natura positiva: fiori, montagne, praterie…
Presa di coscienza
Ultima tappa….il visitatore sale ancora un piano e scopre una terza “sala” che rappresenta il mondo reale: si tratta infatti del balcone esterno con vista sul lago di Neuchâtel e le montagne.
Un’altra rampa allunga la parte esterna del Palazzo e riporta il visitatore al pian terreno. Una passeggiata che gli permette di riflettere su ciò che ha appena visto, e di chiedersi cosa può fare concretamente per contribuire a salvare il pianeta.
Il principio dello sviluppo sostenibile è stato d’altronde applicato fin nei minimi dettagli dagli ideatori del Palazzo. Il sistema di ventilazione funziona con l’acqua del lago, il rivestimento esterno è fabbricato riciclando elementi del padiglione svizzero all’esposizione universale di Hannover.
Il futuro del Palazzo
Questo rivestimento può essere a sua volta smontato e rimontato a volontà. “Un lego”, dice l’architetto Hervé Dessimoz. Ma il palazzo potrebbe anche restare dove si trova. All’inizio le autorità locali si erano mostrate piuttosto reticenti, ma la costruzione finale li ha conquistati.
E non sono i soli! Ginevra ha mostrato il proprio interesse ad ospitare la sfera, che però prima di trovare una destinazione permanente potrebbe ancora fare tappa a Parigi per l’esposizione mondiale del 2004.
Swissinfo/Alexandra Richard/trad. Raffaella Rossello
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