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Primo agosto nel mondo

Un'immagine del 2001: arte per la festa nazionale davanti all'ambasciata svizzera di Berlino Keystone

Lontano dagli occhi, ma non dal cuore. Ovunque nel mondo, gli svizzeri all'estero tengono a celebrare il Natale della patria.

Breve rassegna di una festa dai toni patriottici e nostalgici all’insegna delle origini.

Il Primo agosto permette di esprimere tutto l’affetto verso la patria lontana. Almeno questo è quanto si deduce dalla ricchezza dei programmi delle comunità svizzere nel mondo.

Da Berlino a Washington, passando per Pechino gli espatriati si ritrovano sotto il segno della bandiera rosso-crociata. Alcuni sono partiti poco tempo fa, altri sono i nipoti degli emigrati dei secoli passati, ma la voglia di appartenenza li unisce in festicciole e grandi avvenimenti in ogni angolo del globo.

Budget e programmi variano a seconda delle località. Ma il patriottismo e la nostalgia di casa sembrano essere le costanti. In molti casi domina il folklore, ma c’è anche chi promuove un’immagine moderna del paese, rivolgendosi al pubblico urbano e cosmopolita.

«Independence Day»

Ogni comunità svizzera all’estero conferisce un significato e un’importanza diversa. Così la cittadina di New Glarus nel Wisconsin, fondata poco più di cento anni fa da emigranti svizzeri, festeggia le origini con un programma a base di formaggio, jodel e lancio della bandiera.

All’ombra degli improbabili chalet che definiscono il paesaggio urbano, il coro dei bambini locali promette inoltre delle canzoni tradizionali in dialetto svizzero tedesco. Nel cuore degli Stati Uniti, la firma del Patto fra tre cantoni nel 1291 diventa il «Swiss Independence Day».

Anche a Washington la festa del Primo Agosto conferma la voglia di nostalgia della comunità svizzera: nel giardino dell’ambasciata ci saranno i lampioncini, i cori montanari e una tombola che mette in palio un volo di andata e ritorno in Svizzera, ovviamente a bordo di un aereo rossocrociato. Organizza il club svizzero locale.

A New York, diverse associazioni della comunità svizzera nella Grande Mela invitano la popolazione a partecipare alla festa del “713° compleanno della Svizzera”. L’appuntamento è per sabato 31 luglio, con un misto di cultura tradizionale e contemporanea elvetica e con varie specialità gastronomiche.

Italia in anticipo

In Italia, invece, si è già sbrigato tutto. Come si sa, il bel paese si ferma per ferragosto e dunque meglio anticipare. A Milano i festeggiamenti ufficiali si sono già svolti il 22 luglio, come spiega a swissinfo Marco Cameroni, console generale.

«Abbiamo avuto il pienone al Centro svizzero di Milano. È stata un’occasione per la comunità elvetica – un gruppo perfettamente integrato e in molti casi qui da generazioni – di dimostrare il proprio legame con la Patria», afferma Cameroni.

Nel suo discorso il console generale ha parlato della «Svizzera, questa sconosciuta»: «Un tema che ha suscitato interesse e vive reazioni, visto che la conoscenza del paese all’estero rimane spesso approssimativa», ribadisce Cameroni.

Berlino in pompa magna

Data canonica invece a Berlino. Seguendo una tradizione iniziata dallo scintillante e salottiero ambasciatore Thomas Borer, per la quinta volta si fanno le cose in grande con molta cultura contemporanea svizzera, adatta al pubblico della metropoli tedesca.

Si aspettano non meno di 10’000 persone per la festa popolare sul centralissimo viale Unter den Linden. I costi di 380’000 franchi sono coperti da sponsor e dall’ospite ufficiale, il cantone e la città di Berna. Della partita anche un consigliere federale: Samuel Schmid.

Niente «grandeur» invece nella capitale francese. Dopo anni di trascuratezza, si torna a festeggiare, ma con un modesto budget di 3000 franchi e pochi intimi.

Nuovi orizzonti nel paese di mezzo

Modesto anche il budget per la festa a Pechino: 6000 franchi per far sentire gli svizzeri residenti in Cina per un giorno a casa. A pagamento gli invitati potranno degustare raclette e fondue in un albergo a quattro stelle, con le note di un’orchestra glaronese che sta compiendo una tournée in Cina. Il tutto innaffiato con vini ticinesi.

Unendo l’utile al dilettevole, l’ambasciata avvierà una campagna di promozione economica, un’iniziativa che viene a cadere qualche settimana dopo la firma di un accordo tra Berna e Pechino volto a facilitare il soggiorno di turisti cinesi nella Confederazione.

Identità anche in piccolo

Piccole feste, una cosa fra amici piuttosto che celebrazioni, si annunciano per le comunità elvetiche sparse in Africa, Oceania e Australia.

In Israele la ricorrenza si terrà, come l’anno scorso, nel villaggio per bambini di Kfar Yearim, nella località arabo-israeliana di Abu Gosh, dove vivono ragazzi di famiglie particolarmente bisognose. Qui sono state allestite scuole e servizi di assistenza sociale, finanziati da fondi privati svizzeri.

Per la festa nazionale si muovono dunque un po’ tutti. Per Gabrielle Keller, dell’organizzazione degli svizzeri all’estero il Primo agosto è senza dubbio un appuntamento importante per gli oltre 600’000 confederati fuori dai confini nazionali.

swissinfo

Sono 612’562 i cittadini svizzeri che vivono all’estero. Il primo agosto è per molti un’occasione di dimostrare la propria identità che vive anche lontana dalla patria.

Attivi nell’organizzazione dei vari appuntamenti sono soprattutto i numerosissimi club svizzeri, presenti sui cinque continenti.

Anche le rappresentanze diplomatiche si impegnano nel dare risalto all’appuntamento. Far conoscere le particolarità svizzere al pubblico straniero, anche in occasioni come questa, è uno dei loro compiti.

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