Solidarietà ed apertura verso il mondo nell’allocuzione del presidente Ogi
«La Svizzera sta bene». Adolf Ogi ne è convinto: nell'allocuzione per la Festa nazionale, il presidente della Confederazione invita i cittadini elvetici a condividere il suo «sogno di un paese aperto e partecipe delle decisioni».
Dopo un secolo e mezzo «di coesistenza in pace e libertà» la Svizzera merita «gratitudine, orgoglio e fiducia», si legge nel testo ufficiale distribuito in anteprima ai rappresentanti della stampa scritta e parlata.
«È un paese -prosegue il presidente della Confederazione – in cui ci si sente a proprio agio, sicuri e dove si può partecipare alle decisioni». E l’avvenire non deve fare paura, perché secondo Ogi la Svizzera è ben preparata ad affrontare le sfide ed a cogliere le occasioni che si presenteranno. «La Svizzera esiste, evolve, si muove».
Ma soprattutto – ha proseguito il primo cittadino svizzero – «la Svizzera dei miei sogni è aperta al mondo, cosciente del proprio valore, solidale». Uno stato la cui solidarietà «non si ferma al portafoglio» e che non si limita al ruolo di osservatore ma «ha voce in capitolo e decide assieme alle altre Nazioni». Perchè quello che festeggia oggi il compleanno – secondo Ogi – «è il paese che farà da patria anche alle generazioni future».
swissinfo e agenzie
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