
Roma e la democrazia diretta
Coinvolgere maggiormente i cittadini è uno dei leit-motiv dell'amministrazione 5 Stelle a Roma. Ma il termine 'democrazia diretta' evoca qualcosa ai romani?

Sono un produttore di Visual Storytelling specializzato in produzioni multimediali di lunga durata e a puntate. Collaboro con i giornalisti per migliorare gli strumenti e i flussi di lavoro nelle varie lingue, garantire la conformità allo stile dei contenuti e guidare la ricerca e l'implementazione di tecniche visive innovative. Nato in Italia e cresciuto in Africa, ora chiamo casa la Svizzera. Ho studiato regia alla Scuola Nazionale di Cinema e ho lavorato come montatore e regista/produttore di documentari a Berlino e Vienna. Sono specializzata nella creazione di narrazioni multimediali coinvolgenti.

Sono il responsabile della redazione italofona di SWI swissinfo.ch e di tvsvizzera.it. Mi interesso in particolar modo a tutto ciò che riguarda l'italianità in Svizzera e alle relazioni tra la Confederazione e l'Italia. Dopo una laurea in lettere, ho mosso i miei primi passi nel giornalismo oltre vent'anni fa al Teletext. Dal 2004 lavoro per SWI swissinfo.ch. In questi anni ho ricoperto diversi ruoli giornalistici e gestionali.
“Democrazia diretta? No, non mi dice nulla”. Questa forma di democrazia non sembra essere conosciuta da molti romani.
“In Italia – afferma uno dei nostri interlocutori – non c’è mai stata la possibilità di rendere partecipi i cittadini alla vita del paese”.
In novembre, i cittadini di Roma dovranno pronunciarsi su un referendum, promosso dai Radicali, sulla messa a gara del trasporto pubblico locale, ora affidato ad Atac. Un coinvolgimento della popolazione che però non fa l’unanimità. “Anni fa ho votato a un referendum. Ha vinto, ma poi i politici non hanno tenuto in considerazione il risultato e quindi adesso non voto più – ci dice una donna che tiene una bancarella a Campo dei Fiori. Intanto fanno sempre come vogliono loro”.
La scollatura tra buona parte dei cittadini e le autorità è evidente, confermata anche dal continuo calo del tasso di partecipazione alle votazioni. A Roma l’amministrazione 5 Stelle punta molto sul maggior coinvolgimento dei cittadini. Come fare per cercare di colmare questo fossato tra buoni propositi e realtà?
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