
La Spagna sul tetto d’Europa!

La Spagna ha conquistato domenica sera a Vienna il suo secondo titolo di campione d'Europa, sconfiggendo la Germania per 1 a 0. Di Torres il gol partita.
Da un lato una squadra, la Spagna, che dall’inizio del torneo ha dato spettacolo, ma che nel suo palmarès vanta un solo titolo di campione d’Europa nel lontano 1964. Dall’altra la Germania, che in questi Europei ha entusiasmato poco, eccezion fatta per la prestazione offerta nei quarti di finale contro il Portogallo (3-2), ma che ha vinto tre mondiali (1954, 1974, 1990) e altrettanti titoli europei (1972, 1980 et 1996).
La finale dell’Euro 08 – del tutto inedita, poiché finora le due squadre non si erano mai affrontate nell’atto conclusivo di un grande torneo – prometteva di dare spettacolo e spettacolo è stato, grazie soprattutto agli iberici, che ancora una volta hanno messo in mostra un calcio spumeggiante.
“La Spagna non ha rubato nulla, ha vinto meritatamente. Questa vittoria consacra un calcio offensivo, veloce e molto tecnico e distrugge un po’ i miti della Germania e dei giocatori molto alti. Si tratta di una vittoria che dà al calcio un’altra dimensione”, commenta Umberto Barberis, ex giocatore di livello internazionale ed allenatore, consulente di swissinfo per questi Europei.
“I tedeschi questa volta non hanno saputo sfruttare le palle ferme. Fernando Torres, dal canto suo, ha segnato una rete meravigliosa. Da sottolineare anche il ‘coaching’ di Aragonés, che le ha azzeccate tutte”, prosegue Barberis.
Gol partita di Torres
Rispetto alla semifinale di mercoledì contro la Turchia, la Germania questa volta entra in campo con la volontà di mettere subito sotto pressione la Spagna. Dopo appena tre minuti i tifosi spagnoli hanno un primo brivido: Ramos commette un errore, Klose è lesto ad approfittarne, ma Puyol riesce ad evitare il peggio intervenendo in scivolata. La Spagna soffre soprattutto sulla fascia destra, dove Lahm e Podolski sono molto attivi.
Passa un quarto d’ora e la Spagna si presenta a sua volta dalle parti di Lehmann: Iniesta semina il panico nella retroguardia tedesca e il suo centro finisce sulle gambe di Metzfelder, che per poco non provoca un autogol.
Dopo il buon avvio tedesco, la Spagna si scuote e al 22′ un colpo di testa di Torres, imbeccato alla perfezione da Ramos, si stampa sul palo. L’attaccante del Liverpool sembra molto più ‘in palla’ rispetto alla partita contro la Russia. Un’impressione che si conferma al 32′: Xavi serve in verticale “el Niño”, che con un guizzo rapidissimo scavalca un incerto Lahm e trafigge Lehmann in ritardo sull’uscita.
Prima della pausa sono ancora gli spagnoli a crearsi un paio d’occasioni in contropiede, ma Silva spara alto e Iniesta perde l’attimo fuggente.
Lehmann evita il ko
Nella ripresa la Spagna cerca subito di chiudere la partita. Al 53′ Xavi e Silva non riescono però a mandare al tappeto la Germania.
Al 57′ l’allenatore tedesco Joachim Löw toglie un centrocampista, Hitzlsperger, e fa entrare in campo un attaccante, Kuranyi. La Germania comincia ora a rendersi più pericolosa, all’immagine di Ballack, che al 59′ sfiora il palo.
Tra il 68′ e il 69′ Lehmann salva splendidamente dapprima su Ramos, poi su Iniesta. Frings, dal canto suo, respinge sulla linea un tiro di Xavi.
La Germania si getta in avanti con la forza della disperazione. La Spagna non si piega, anzi. All’81 Guiza ha il 2 a 0 a portata di mano, o meglio di testa. La sua incornata finisce però a lato e Senna arriva troppo tardi per deviare.
Gli iberici cercano di tenere palla e giocano di fino. Il pubblico ad ogni tocco urla degli “olè” a squarciagola. A Vienna domenica sera è il flamenco a farla da padrone. Quarantaquattro anni dopo il primo ed unico titolo europeo, la Spagna può di nuovo innalzare la coppa al cielo!
swissinfo
Vienna, Ernst-Happel Stadion, 51’428 spettatori
Arbitro: Rosetti (ITA)
Germania – Spagna 0-1
Reti: 33′ Torres
Germania: Lehmann; Friedrich, Mertesacker, Metzelder, Lahm (46′ Jansen); Frings, Hitzlsperger (57′ Kuranyi), Schweinsteiger, Ballack, Podolski; Klose (34′ Gomez).
Spagna: Casillas; Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Senna, Iniesta, Xavi Hernandez, Fabregas (18′ Xabi Alonso), Silva (65′ Cazorla); Torres (33′ Guiza).
Quella appena conclusasi era la 13esima edizione dei Campionati europei di calcio.
Il torneo, ideato dal francese Henri Delaunay, fu organizzato per la prima volta nel 1960. Nella finale, svoltasi a Parigi, l’URSS sconfisse la Yugoslavia per 2 a 1.
La squadra più titolata è la Germania, che si è imposta a tre riprese (1972, 1980 e 1996).
La Francia ha conquistato il trofeo nel 1984 e nel 2000, mentre la Spagna nel 1964 e nel 2008.
Vantano un titolo ciascuna Italia (1968), Cecoslovacchia (1976), Olanda (1988), Danimarca (1992) e Grecia (2002).
L’Euro 2012 sarà organizzato da Polonia ed Ucraina.

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