Disoccupazione ILO oltre il 5% in Svizzera, più del 10% per giovani
La disoccupazione secondo la definizione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) è aumentata al 5,2% in Svizzera nel terzo trimestre dell'anno.
(Keystone-ATS) Per i giovani il tasso è più del doppio e anche gli stranieri mostrano un livello elevato. La Confederazione presenta così una disoccupazione superiore a numerosi paesi europei, Germania in primis.
Per quanto riguarda l’insieme dei lavoratori si osserva una progressione di 0,5 punti rispetto al periodo aprile-giugno e di 0,3 punti su base annua. Concretamente nel periodo in esame i senza lavoro erano 261’000, ovvero il 10,2% in più del secondo trimestre e e l’8,0% in più dello stesso periodo del 2024.
A livello di fasce di età spicca in particolare il tasso del 10,5% (+2,9 punti trimestrale, -0,4 annuo) per i 15-24enni, mentre la mancanza di lavoro è minore fra i 50-64enni, che segnano 3,4% (-0,1 e +0,2 punti). Notevoli sono anche le differenze fra stranieri (8,6%) e svizzeri (3,6%), mentre non si osserva alcun divario fra donne e uomini (entrambi 5,1%).
Come noto per disoccupato ai sensi dell’ILO si intende una persona che non ha un impiego, che ha cercato un lavoro nelle quattro settimane precedenti ed è disponibile a lavorare: tutto questo viene determinato tramite sondaggi. A titolo di confronto, la disoccupazione calcolata mensilmente dalla Segreteria di Stato dell’economia (che si basa invece sugli iscritti agli uffici regionali di collocamento) fornisce un quadro molto più roseo: secondo i calcoli della Seco il tasso si è attestato al 2,7% in luglio, al 2,8% in agosto e pure al 2,8% in settembre.
L’indicatore dell’ILO ha il vantaggio di permettere di fare confronti internazionali: il tasso elvetico risulta così più basso di quello di Ue (5,9%), Eurozona (6,3%), Francia (7,6%) o Italia (5,5%), ma superiore a quello di diversi paesi, fra i quali possono essere citati ad esempio Germania (4,0% e 8,6% per i giovani), Polonia (3,1%), Bulgaria (3,2%), Slovenia (3,1%) e Repubblica ceca (3,0%).
Sempre nel terzo trimestre il numero di persone disoccupate di lunga durata (cioè da un anno o più) ai sensi dell’ILO si attestava a quota 84’000, in progressione di 4000 rispetto allo stesso periodo del 2024. La quota dei disoccupati di lunga durata rispetto al totale dei senza lavoro è scesa dal 33,0% al 32,1%. La durata mediana di disoccupazione si è ridotta da 213 a 192 giorni.
I dati emergono dalla rilevazione sulle forze di lavoro in Svizzera (RIFOS) tracciata dai funzionari di Neuchâtel, che mette anche in luce i mutamenti a livello di occupazione complessiva: nel trimestre in esame lavoravano 5,4 milioni di persone, dato stabile rispetto ai tre mesi prima e in aumento dello 0,4% su base annua.