Un mondo del lavoro sempre più precario
Il mercato del lavoro in Svizzera funziona a due velocità, creando un fossato tra coloro che ne fanno parte e quelli che ne sono esclusi, constata Caritas Svizzera nel suo Almanacco sociale 2008.
Il numero di persone professionalmente attive è aumentato, così come la loro produttività. I salari non sono al contrario cresciuti e un impiego a tempo pieno rimane per molti una chimera, rileva Carlo Knöpfel, responsabile del settore Studi a Caritas Svizzera.
Nel suo Almanacco sociale 2008, pubblicato martedì, l’ente caritativo evidenzia come ogni crisi economica lasci dietro di sé una disoccupazione strutturale sempre più pronunciata. È così cresciuto il numero di persone occupate in un’attività lavorativa precaria.
Lo Stato sociale, sebbene cambi meno rapidamente del mondo del lavoro, non può ignorare i cambiamenti che colpiscono le condizioni di lavoro e l’esistenza umana, sottolinea Caritas in un comunicato.
Secondo l’Ufficio federale di statistica, in Svizzera circa 150’000 persone appartengono alla categoria dei “working poor” (lavoratori che nonostante il salario non raggiungono il minimo esistenziale).
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.