Il gigante giallo ha chiuso il 2009 con un utile di 728 milioni di franchi, in calo di quasi 100 milioni rispetto all'anno precedente.
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Tenuto conto del difficile contesto economico, i vertici del gruppo sono soddisfatti dei risultati resi noti mercoledì.
I ricavi d’esercizio ammontano a 8,7 miliardi di franchi, in diminuzione del 3% rispetto al 2008. In calo anche l’utile, che in un anno si è ridotto di 97 milioni (-12%).
Tra i fattori principali ad aver influito sull’utile, scrive la Posta in un comunicato, vi è l’abbassamento dei prezzi, l’assunzione dell’imposta sul valore aggiunto sulle lettere, la riduzione degli introiti legati alle operazioni immobiliari e le misure di risparmio.
Gli investimenti, pari a 431 milioni di franchi, sono rimasti inferiori a quelli dell’anno precedente (516 milioni) e ancora una volta hanno potuto essere interamente finanziati con mezzi propri, indica il gigante giallo.
Grazie al buon risultato ottenuto la Posta può continuare ad aumentare il capitale proprio (3‘53 miliardi di franchi a fine 2009). Un importo che per la direzione rimane comunque insufficiente.
L’anno in corso si annuncia difficile, avverte la Posta, che si attende un risultato inferiore. Sui risultati dell’azienda continueranno ad incidere il calo dei volumi delle lettere e l’inasprimento della concorrenza.
Visti i risultati positivi, i sindacati chiedono di rivedere la politica delle ristrutturazioni. Il gigante giallo deve rinunciare a grandi riorganizzazioni e accordare una garanzia dell’impiego a tutto il personale, afferma il Sindacato della comunicazione in una nota.
A fine 2009, la Posta contava un organico complessivo di 44’803 persone.
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