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Viaggio nel rosso per Hotelplan

Hotelplan, la filiale della Migros attiva nel campo dei viaggi, ha subito una perdita di 21,6 milioni di franchi nell'esercizio 2008/09, chiuso a fine ottobre. Resta in positivo, anche se in forte calo, l'utile operativo EBITDA (7,1 milioni di franchi).

Costi di ristrutturazione e ammortamenti hanno fatto precipitare nelle cifre rosse l’utile d’esercizio (EBIT) di Hotelplan: meno 21,6 milioni di franchi. Nel periodo contabile precedente, Hotelplan aveva realizzato un risultato positivo di 13,6 milioni di franchi.

L’evoluzione negativa è attribuita alla situazione economica, alla flessione dei prezzi e all’influenza suina. «L’anno passato è stato molto difficile ma, grazie alla ristrutturazione durata due anni e terminata nel 2009, puntiamo su un miglioramento significativo dell’EBIT nel 2010», ha dichiarato ai media il presidente della direzione Christof Zuber, che lascerà il suo incarico alla fine di aprile.

Nel periodo in esame il giro d’affari è diminuito del 16,1% a 1,6 miliardi di franchi. Circa la metà (48,8%) è stato realizzato sul mercato svizzero. Seguono l’Italia (17,1%) e la Gran Bretagna (16,4%).

Il numero dei clienti si è contratto del 3,8% a 1,7 milioni. Si viaggia di meno, ma anche meno a lungo e si prenotano ferie meno lussuose, è stato indicato. In generale, inoltre, le offerte lo scorso anno erano un po’ meno care.

Sono risultati in rosso gli affari elvetici e quelli italiani. In zona utili a livello operativo invece le attività in Gran Bretagna e l’intermediazione di case di vacanza Interhome.

Il responsabile delle finanze Markus Glesti ha affermato che i conti dell’azienda sono sani: «Abbiamo un bilancio estremamente robusto».

La ristrutturazione, che si è tradotta nella soppressione di 500 posti di lavoro su un totale di 2450, è terminata, ha dichiarato Zuber. In Svizzera sono stati cancellati 200 impieghi. Con la vendita di Belair a Air Berlin gli occupati sono scesi di 180 unità.

swissinfo.ch e agenzie

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