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Domenico Lucchini nuovo direttore del Centro Culturale Svizzero di Milano

È Domenico Lucchini il successore di Chasper Pult alla direzione del Centro Culturale Svizzero (CSS) di Milano. Lucchini, 46 anni, è stato supplente del capo della sezione cinema dell'Ufficio federale della cultura. La sua attività a Milano inizierà dopo l'estate.

Come precisato in una nota diramata giovedì dalla fondazione Pro Helvetia, il passaggio di testimone avverrà garantendo la prosecuzione del programma di attività già previsto.

L’attuale direttore del CSS, Chasper Pult, aveva annunciato le sue dimissioni lo scorso mese di aprile. “Dopo cinque anni penso si possa anche capire che si ha voglia di cambiare ed anche di abbandonare una città che, per la sua qualità di vita, non è molto attraente quando si ha famiglia”, aveva dichiarato il grigionese a swissinfo.

Prima di assumere la direzione del Centro culturale svizzero di Milano (una delle quindici antenne all’estero di Pro Helvetia), Chasper Pult, 51 anni, autorevole linguista proveniente dalla Bassa Engadina formatosi alle università di Zurigo e Parigi, ha insegnato a Coira e nelle università di Ginevra, Friborgo e Zurigo. Specialista di culture minoritarie, già presidente della Lia Rumantscha, per dodici anni è stato membro del consiglio di fondazione di Pro Helvetia, di cui otto quale membro del comitato direttivo della Fondazione svizzera per la cultura.

In questi cinque anni Pult, che è stato il creatore del CCS, ha diretto e consolidato le attività culturali di quest’antenna di Pro Helvetia in Italia organizzando, con successo, manifestazioni e mostre nei campi della musica, della letteratura, delle arti visive e delle scienze umane. Un bilancio soddisfacente se si pensa che fino a quattro anni fa la cultura svizzera in Italia era presente, essenzialmente, attraverso l’Istituto svizzero di Roma, attivo dal 1948, ma con il mandato di accogliere giovani ricercatori ed artisti svizzeri per dei soggiorni di studio e di lavoro nella città eterna.

Il Centro culturale svizzero di Milano (CCS), inaugurato il 2 luglio 1997, ha invece quale obiettivo prioritario la promozione della cultura svizzera in Italia e l’intensificazione degli scambi culturali tra i due Paesi. Una struttura, come rileva lo stesso Pult, che si è integrata “perfettamente nella dinamica culturale milanese e che è molto seguita da un folto pubblico di alta competenza culturale”.

In questi quasi quattro anni di attività il CCS è stato inoltre il motore di una serie di attività culturali legate a tematiche svizzere lanciate e coordinate in tutta Italia dove, come precisa il direttore Pult “abbiamo trovato un riscontro molto preciso”. Ora che Chasper Pult se ne va i milanesi in particolare e gli italiani in generale conoscono un po’ di più la cultura e le attività culturali che si fanno in Svizzera. Un risultato da non sottovalutare perché raggiunto in un Paese che primeggia, a livello mondiale, in ambito culturale ed artistico.

swissinfo

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