L’università si apre ai bambini
A San Gallo hanno preso inizio questa settimana corsi universitari per ragazze e ragazzi da 9 a 12 anni. Una novità in Svizzera.
La prima lezione, seguita da oltre 650 giovani studenti molto attenti, ha avuto come tema il valore del denaro.
Intere classi scolastiche, ma anche numerosi bambini giunti da soli o con i genitori, hanno invaso mercoledì scorso l’Università di San Gallo per assistere alla loro prima lezione universitaria.
Al corso si erano annunciati ben 800 bambini provenienti da tutta la regione. Ma neppure la grande aula Audimax dell’ateneo poteva ospitarli tutti.
Così “solo” 650 giovanissimi studenti hanno seguito con grande concentrazione e disciplina le teorie economiche del noto professore sangallese Franz Jaeger.
Il docente ha illustrato ai bambini il valore del denaro: i soldi non vengono fabbricati dalla gallina dalle uova d’oro. E neppure dai bancomat.
Le spese statali
In questo mondo niente è gratuito, neppure per i bambini, ha spiegato Jaeger. L’economista ha tentato di far capire che anche lo Stato, come ogni persona e ogni famiglia, deve saper gestire bene il suo denaro e non può spendere più di quello che incassa.
A giudicare dall’attenzione prestata dai bambini, il docente universitario sembra essere riuscito ad adeguare il suo linguaggio e i suoi contenuti al giovane pubblico.
Dopo 30 minuti di spiegazioni si sono denotati primi segnali di stanchezza tra i nuovi universitari. Alcuni di loro hanno cominciato a preparare aeroplani di carta.
La fine della lezione, dopo 45 minuti, è stata accolta con un caloroso applauso da parte dei bambini, oltre che con grida, fischi e tambureggiamenti.
Sete di sapere
Franz Jaeger ha potuto nuovamente rilassarsi. “Non mi sono mai sentito così nervoso finora”, ha ammesso il docente universitario prima dell’inizio del corso.
Soddisfatti anche i bambini. Molti di loro hanno detto di aver passato un momento piacevole ed eccitante.
“La maggior parte delle cose le conoscevo già” ha affermato il 12enne Renato Engler. “Ritornerò la settimana prossima e spero che, questa volta, vi sia un argomento che non conosco ancora”.
L’11enne Raffael ha apprezzato in particolare il paragone tra la famiglia e l’economia: “Finora non mi ero interessato a queste cose”.
Contento anche suo padre: “L’università non deve rimanere una torre di avorio. È giusto che si apra verso la popolazione”. A suo avviso, però, bisognerebbe anche spiegare ai bambini a cosa servono concretamente le università.
Un’iniziativa di famiglia
Mercoledì prossimo, Jaeger vuole soffermarsi sul ciclo che comprende denaro, prodotti e lavoro. Nella terza lezione intende invece illustrare da dove provengono i soldi.
È a lui e alla sua famiglia che che si deve in buona parte il lancio di questa iniziativa.
La figlia di 10 anni, Anna-Thea, ha convinto il padre a sostenere l’università per i bambini. La moglie, Eva Nietlispach-Jaeger, ha poi preso in mano i lavori a livello organizzativo.
Mai troppo presto per cominciare
“Vogliamo insegnare ai bambini come funziona l’economia” spiega Peter Gomez, rettore dell’Università di San Gallo. “Non è mai troppo presto per cominciare, dal momento che l’economia costituisce una parte fondamentale della vita quotidiana”.
L’economia era quasi predestinata a diventare il primo tema dei corsi per i bambini: l’Università di San Gallo si è specializzata fin dalla nascita in questo settore. Nel semestre estivo sono previste delle lezioni sul tema della pubblicità.
Durante i corsi manca soltanto ai bambini la possibilità di intervenire e porre delle domande, ad esempio su dei termini troppo difficili.
Una lacuna che andrebbe ancora colmata, visto che lo scopo dell’iniziativa è proprio quello di rispondere agli interrogativi dei giovani studenti.
Modello tedesco
La prima università europea ad aprire le sue porte ai bambini è stata quella di Tubinga, in Germania, nel 2002.
L’esempio ha fatto scuola: anche a Roma e a Vienna si sono sviluppate negli ultimi tempi iniziative simili.
In Svizzera, dopo San Gallo, le università di Zurigo e Basilea hanno annunciato la loro intenzione di offrire corsi per i bambini. I loro progetti saranno presentati ufficialmente tra alcune settimane.
swissinfo, Etienne Strebel, San Gallo
(traduzione di Armando Mombelli)
Corsi per bambini sono stati introdotti per la prima volta in Europa dall’Università di Tubinga, in Germania.
Al primo ciclo di lezioni, nel 2002, hanno partecipato circa 5’000 giovani studenti.
Il modello tedesco è stato ripreso anche dalle Università di Vienna, Innsbruck e Roma.
In Svizzera, l’Università di San Gallo è la prima ad aprirsi ai bambini.
La prima lezione si è tenuta l’8 gennaio 2004 ed è stata seguita da 650 giovani studenti.
Gli atenei di Basilea e Zurigo intendono pure proporre un’offerta analoga a partire dal prossimo semestre.
Corsi universitari per anziani sono sono già stati introdotti in Svizzera una ventina di anni fa.
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