Le rivendicazioni degli insegnanti
L'Associazione che riunisce gli insegnanti svizzeri (LCH) rivendica migliori condizioni di lavoro, ma anche la creazione negli istituti scolastici di mense, asili nido e strutture di accoglienza. E' stata inoltre ricordata l'importanza del ruolo delle famiglie nei compiti educativi.
Al termine di un’assemblea svoltasi sabato ad Aarau con la partecipazione di 89 delegati, la LCH ha approvato una risoluzione volta a migliorare l’attrattiva della professione di insegnante e a potenziare gli strumenti di assistenza pedagogica grazie all’assunzione di personale specializzato.
I costi supplementari dovrebbero essere presi a carico da genitori, Cantoni, Confederazione ed economia privata: in nessun caso dovrebbero andare ad incidere sul budget destinato all’educazione.
La LCH ha anche respinto le «soluzioni di facciata» che si vogliono introdurre per far fronte all’attuale penuria di docenti e rispedito al mittente le proposte di aumentare le ore di insegnamento o il numero degli allievi per classe. La responsabilità di tale dato di fatto ricade completamente sullo Stato, ha convenuto l’assemblea nella risoluzione.
Gli insegnanti hanno rivendicato buste paga più pesanti e affermato che padri e madri devono partecipare di più all’educazione dei figli. Secondo la consigliera nazionale socialista Jacqueline Fehr (ZH), la scuola deve essere sgravata dai compiti sociali, che devono invece ricadere sulla famiglia. E il segretario centrale della LCH Urs Schildknecht ha indicato che bisogna delegare maggiormente i compiti educativi ai genitori.
swissinfo e agenzie
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