Penuria di docenti nella Svizzera tedesca
Con l'inizio del prossimo anno scolastico nella svizzera tedesca potrebbe verificarsi una penuria di docenti. Lo ha comunicato mercoledì il «Dachverband der schweizer Lehrerinnen und Lehrer» (LCH), che stima in circa un migliaio i bisogni di personale per agosto. La situazione sarebbe critica soprattutto nella scuola media. Ma la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) relativizza queste cifre.
La stima dell’associazione si basa sulle risposte ottenute da 17 responsabili dei dicasteri cantonali dell’istruzione secondo i quali a fine maggio c’erano ancora 940 posti di insegnamento vacanti nella Svizzera tedesca.
L’associazione teme che nelle scuole medie, dove il reclutamento è particolarmente difficile, si dovrà ricorrere a insegnanti non ancora sufficientemente formati. La ricerca di personale si svolge facilmente solo nella scuola dell’infanzia. L’associazione degli insegnanti propone ora di creare una banca dati centralizzata per meglio far fronte a questa penuria nei vari cantoni.
Non tutti condividono questa visione pessimista: per i rappresentanti della CDPE, «i dati forniti dall’associazione vanno al di là della realtà». Non ci sarà alcuna «catastrofe» nelle scuole, hanno dichiarato all’ats. Una panoramica nazionale sulla mancanza di docenti – come quella che ha tentato di proporre questa associazione – «non può essere realizzata giacché le condizioni e le procedure di assunzione sono diverse a seconda dei singoli cantoni».
Una situazione analoga potrebbe presentarsi in Romandia. Anche se non esistono per il momento statistiche precise al riguardo, Marie Claire Tabin, presidente dell’Associazione sindacale e pedagogica degli insegnanti di questa regione, ha affermato che «una penuria di docenti c’è» e che la si potrebbe calcolare, tenendo conto del dato relativo alla Svizzera tedesca, a circa 250 persone.
swissinfo e agenzie
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