Epidemia colera in Yemen, OMS lancia vaccinazione di massa

(Keystone-ATS) È corsa contro il tempo nello Yemen per vaccinare mezzo milione di persone contro il colera prima dell’arrivo della stagione delle piogge, periodo a rischio che potrebbe peggiorare il bilancio già gravissimo di contagi.
Sarebbero infatti oltre un milione i casi sospetti da quando l’epidemia è iniziata nell’aprile di un anno fa. A renderlo noto è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che ha lanciato insieme all’UNICEF e a GAVI Alliance, partnership di soggetti pubblici e privati che mira a migliorare l’accesso ai vaccini nei paesi poveri.
Il 24 aprile, l’UNICEF ha consegnato il primo lotto di 455’000 dosi di vaccino per il colera per via orale finanziate da GAVI (già Global Alliance for Vaccines and Immunization). Nei primi tre giorni della campagna sono stati somministrati più di 124’000 dosi in quattro distretti del Paese. L’obiettivo è concludere la campagna entro il 15 maggio.
Malattia che si diffonde attraverso cibo o acqua contaminati con feci umane contenenti il batterio Vibrio cholerae, l’infezione provoca una rapida perdita di liquidi attraverso vomito e diarrea e può essere mortale se non curata.
“Il conflitto in corso, la mancanza di accesso all’acqua potabile, i sistemi fognari deboli e il collasso del sistema sanitario sono il mix perfetto per una nuova esplosione di colera durante la stagione delle piogge dello Yemen, che sta iniziando proprio ora”, ha affermato Nevio Zagaria, rappresentante dell’OMS in Yemen.
“Questa campagna di vaccinazione arriva in un momento molto critico. I bambini dello Yemen sono stati i più colpiti dall’epidemia dello scorso anno, e rimangono i più vulnerabili a causa della diffusa malnutrizione e del deterioramento delle condizioni igienico-sanitarie”, ha dichiarato Meritxell Relaño, rappresentante dell’UNICEF nello Yemen.