Prospettive svizzere in 10 lingue

Esportatori di armi svizzeri a Londra

A Londra sarà presente anche la RUAG che, negli ultimi anni, ha dovuto far fronte al freno delle spese militari Keystone

Nella capitale britannica si svolge dal 9 al 12 settembre il tradizionale DSEi 03, la maggiore fiera internazionale di armamenti.

Un appuntamento immancabile per gli addetti ai lavori del settore pubblico e privato, al quale la Svizzera partecipa con un proprio padiglione.

Quest’anno, l’enorme centro congressi nell’area dei Docks di Londra darà spazio alle delegazioni di 80 paesi e a 950 aziende che espongono i loro ultimi gioielli bellici. Tra queste anche le maggiori imprese elvetiche che producono armi.

Nonostante le sue dimensioni, il DSEi (Defence Systems and Equipment International) si rivolge piuttosto ad una cerchia ben definita di persone.

Ad esempio, solo i giornalisti delle riviste militari specializzate possono seguire le conferenze, in programma durante i quattro giorni. Tutti gli altri possono partecipare unicamente alla giornata inaugurale.

Commesse militari svizzere in calo

Con un proprio padiglione è presente anche l’industria svizzera delle armi che, nel 2002, ha esportato materiali da guerra per un totale di 277,6 milioni di franchi, fra componenti di precisione, accessori, mezzi di trasporto e software.

Guida la classifica la RUAG, il colosso nazionale delle armi, che appartiene al 100 per cento alla Confederazione. Nel 2002 ha accusato la riduzione delle spese militari, che le ha fatto perdere il 13 per cento delle sue commesse provenienti dall’esercito svizzero (quota scesa dal 73 al 60 per cento della sua produzione).

Ma al tempo stesso, attraverso alcune recenti acquisizioni europee, ha conquistato la leadership delle aziende produttrici di munizioni di piccolo calibro.

E conserva il primato mondiale nella produzione delle micidiali bombe a frammentazione: un articolo che per “ragioni etiche” sarà escluso dalla grande fiera londinese.

Esportazioni svizzere regolamentate

Le imprese svizzere che producono armamenti sono sottoposte ad una normativa rigorosa, che impedisce loro l’esportazione verso paesi ed aree che si trovino in un conflitto armato.

Un paradosso tornato alla ribalta durante la recente crisi irachena e che negli anni novanta ha visto sotto accusa gli aerei Pilatus. L’omonima ditta, fondata nel 1944, produce aerei civili che possono però trovare anche impieghi militari.

Negli anni novanta esplosero polemiche per quelli venduti a paesi in conflitto, come l’Angola della guerra civile o il Messico della rivolta zapatista.

Dai dati del Segretariato di Stato dell’economia (seco) emerge comunque che, attualmente, i migliori clienti dell’industria svizzera degli armamenti sono piuttosto gli Stati occidentali: Germania, Austria, Stati Uniti, Irlanda e Gran Bretagna.

20’000 professionisti

Al DSEi, oltre alla RUAG e alle imprese specializzate in strumenti di precisione e supporti informatici, sarà presente anche la Victorinox: l’azienda, divenuta celebre in tutto il mondo per i suoi coltelli tascabili, esporrà gli accessori che da oltre cinquant’anni realizza per l’esercito svizzero.

E ci sarà anche Katadyn, leader mondiale dei sistemi portatili per la depurazione delle acque.

Alla fiera londinese sono attesi circa 20mila professionisti del settore, fra rappresentanti governativi, personale militare e compratori.

Il pezzo forte di questa edizione saranno le dimostrazioni degli “unmanned systems”, ritenuti il futuro imminente dell’industria degli armamenti. Veicoli telecomandati per fare la guerra, che fanno a meno dell’essere umano.

swissinfo, Serena Tinari, Londra

9 – 12 settembre: Fiera internazionale DSEi a Londra
950 aziende espositrici e 80 paesi rappresentati
20’000 persone sono attese a questa edizione

Nel 2002 la Svizzera ha esportato materiali di guerra per un totale di 277,6 milioni di franchi (nel 2001 erano stati 258,2).

I migliori acquirenti: Germania (66,7 milioni di franchi), Austria (33,4), Stati Uniti (30,8), Irlanda (22) e Gran Bretagna (18,1).

Alla fiera di Londra la Svizzera dispone di un proprio padiglione. Tra le aziende svizzere presenti figurano la RUAG, la più grande impresa elvetica di armamenti, Victorinox e Katadyn.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR