Esportazioni in crescita nei primi nove mesi dell’anno
(Keystone-ATS) Buone notizie per quanto riguarda il commercio estero svizzero. Nei primi nove mesi del 2014 le esportazioni sono cresciute del 2,9% su base annua, attestandosi a quota 154,5 miliardi di franchi. Le importazioni sono progredite dell’1,2%, a 133 miliardi, indica oggi l’Amministrazione federale delle dogane (AFD). In settembre positivi anche i dati provenienti dall’industria orologiera.
Nei primi tre trimestri la crescita dell’export elvetico è stata registrata in quasi tutti i settori: industria chimica (+4,8%), orologeria (+2,7%), metallurgia (+2,9%), gioielleria (+13,7%).
Prendendo in considerazione solo il periodo da luglio a settembre, le esportazioni sono aumentate del 3,6% a 51,7 miliardi di franchi, mentre le importazioni hanno fatto segnare un +1,9% a 44 miliardi di franchi. La bilancia commerciale per questo trimestre ha chiuso con un surplus di 7,7 miliardi di franchi.
Sempre nel terzo trimestre la gioielleria ha fatto segnare un roboante +22% (+8% reale), mentre industria chimica, tessile, abbigliamento e calzature, derrate alimentari, bevande e tabacchi sono tutte progredite del 5%. L’industria metallurgica è invece lievitata del 3%.
Le esportazioni elvetiche hanno accelerato nei confronti dei tre principali continenti, e solo l’Oceania (-4%, Australia -3%) e l’America latina (-1%) hanno fatto segnare dei cali. La prestazione migliore è stata realizzata in Nord America (+9%), ma anche l’Asia (+5%) è rimasta dinamica, con gli Emirati Arabi in crescita di oltre un quarto e la Corea del Sud a +21%. A Singapore si è invece assistito ad una contrazione del 9%.
In positivo anche l’export verso l’Europa, con un incremento del 3%. Bene in particolare la Spagna (+25%), seguita da Francia (+10%), Regno Unito (+8%) e la Germania (+3%). Male invece gli affari con Italia (-5%), Paesi Bassi (-9%) e Portogallo, dove si registra un calo addirittura del 56%, a causa di elevatissime vendite di gioielleria nel 2013. Le esportazioni in Africa sono cresciute del 2%.
Importazioni
Nel terzo trimestre le importazioni sono aumentate dell’1,9% a 44 miliardi di franchi, in termini reali, si tratta di una discesa dello 0,7%, a causa di rincari del 2,6% (gioielleria soprattutto). Se gli acquisti di prodotti energetici sono crollati del 12%, gli altri settori principali sono cresciuti fra il 2% e il 4%.
I beni strumentali hanno fatto segnate una crescita del 4%, e quasi tutti i settori hanno partecipato al risultato. In crescita anche le importazioni di materie prime (+4%) e i beni di consumo (+4%). La contrazione dei prodotti legati all’energia ha colpito tutte le categorie, e combustibili e carburanti hanno fatto segnare rispettivamente -18% e -17%.
La maggior parte delle regioni geografiche ha fatto registrare andamenti positivi. L’import dall’America latina è aumentato di un quinto, dal Nord America del 10%, dall’Africa del 9% e dall’Asia del 3%. In crescita solamente dell’1% l’Europa, con gli Stati Ue invariati.
Industria orologiera, torna a crescere l’export
Dati positivi giungono anche dal settore dell’orologeria. In settembre, dopo la stagnazione fatta segnare in agosto, le esportazioni sono progredite del 2,8% a 1,96 miliardi di franchi.
Il mese di settembre ha permesso di beneficiare di un giorno lavorativo in più, ma l’export hanno anche subito un effetto di base sfavorevole, ha precisato oggi la Federazione dell’industria orologiera svizzera (FH). In totale, sono stati esportati 2,7 milioni di orologi da polso, pari ad un incremento del 4,2%.
Tutti i principali mercati hanno fatto registrare una crescita, ad eccezione della Cina (-4,2%) e della Germania (-4,8%).