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Disoccupazione ai suoi più alti livelli dal 1998

Oltre 200'000 persone erano in cerca di lavoro alla fine del 2003 Keystone

Continua ad aumentare il numero di persone senza lavoro: il tasso di disoccupati è salito al 4,1% in dicembre e al 3,7% su base annua.

Un’evoluzione che contrasta con quella degli altri paesi europei, dove la situazione è praticamente stabile da un anno, pur rimanendo su una media ben più alta.

La piaga della disoccupazione si è nuovamente allargata il mese scorso: in dicembre il 4,1% della popolazione attiva era senza lavoro in Svizzera, contro il 4% in novembre. Un tasso maggiore era stato segnato l’ultima volta nell’aprile 1998, quando la percentuale aveva raggiunto il 4,2 %.

Nonostante questo nuovo aumento, le previsioni sul fronte dell’occupazione sono da considerare migliori, secondo gli osservatori economici. Un’inversione di tendenza dovrebbe aver luogo nella primavera prossima.

Il tasso raggiunto in Svizzera rimane nettamente inferiore a quello della maggior parte degli altri paesi europei. Nei 15 membri dell’Unione europea si situa infatti a quota 8,0%, mentre nei 12 paesi dell’Eurolandia raggiunge l’8,8%.

Tra i paesi europei maggiormente colpiti figurano la Spagna con l’11,3% di persone senza lavoro, la Francia (9,5%), la Germania (9,3%) e l’Italia (8,1%). La situazione è invece nettamente migliore in Lussemburgo (3,9%), Olanda (4%), Austria (4,5%) e Irlanda (4,6%).

Da notare inoltre che nei 30 paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in Europa (OCSE), la disoccupazione si situa invece al 7,1%. Di questi paesi, soltanto 4 registrano una percentuale inferiore a quella Svizzera.

Rallentamento della crescita

Stando ai dati rilevati dal Segretariato di Stato dell’economia (seco), a fine 2003 erano iscritte agli Uffici regionali di collocamento 162’835 persone senza lavoro, 6’237 in più rispetto al mese precedente.

Pur mostrando alcune somiglianze rispetto al 2002, l’andamento dell’anno scorso presenta una differenza rilevante: la seconda metà del 2003 è stata infatti caratterizzata da un sensibile rallentamento dell’aumento mensile della disoccupazione rispetto ai mesi precedenti.

Tra giugno e dicembre, è stato rilevato un aumento corrispondente solo a circa la metà della crescita dell’anno precedente.

Su base annuale, le persone iscritte come disoccupate erano in media 145’687 a fine 2003, pari a un tasso del 3,7 %. Rispetto al dato del 2002 si è verificato un aumento di 45’183 unità.

Oltre 200’000 in cerca di lavoro

Complessivamente, in base alla media annuale risultano essere 206’491 le persone in cerca d’impiego iscritte presso gli Uffici regionali di collocamento (+ 56’882 persone rispetto all’anno precedente).

Tale cifra comprende anche le persone che seguono programmi di occupazione temporanei, conseguono un guadagno intermedio e frequentano corsi di riqualificazione professionale.

Con il 6,9 % (+ 0,1 punti), Ginevra rimane il cantone con il tasso di disoccupazione più alto. Seguono quasi tutti gli altri cantoni della Svizzera latina: Vaud (5,2 %), Ticino (5,1%), Giura (5%), Neuchâtel (4,9%).

Tra i cantoni della Svizzera tedesca il più alto tasso è raggiunto da Zurigo (4,9%) e Basilea Città (4,8%). Tutti gli altri cantoni svizzero tedeschi hanno registrato tassi inferiori al 4%.

Osservatori piuttosto ottimisti

Secondo Jean-Luc Nordmann, responsabile della sezione lavoro presso il seco, vi è da attendersi un nuovo leggero aumento per il mese di gennaio.

Nordmann si è però espresso con toni ottimistici per l’evoluzione sul fronte dell’occupazione nel corso dell’anno: “La ripresa è cominciata. L’obbiettivo è ora di consolidarla, in modo da assicurare un posto di lavoro al maggior numero possibile di persone”.

Per il 2004, il seco prevede un tasso di crescita del prodotto interno lordo pari all’1,5%. Un tasso sufficiente per ridurre almeno leggermente il livello della disoccupazione nel corso dell’anno.

Questo livello, sempre secondo il seco, dovrebbe scendere al 3,9%, mentre il numero delle persone senza lavoro non dovrebbe superare le 152’000 unità.

Altrettanto ottimista anche il commentatore economico, Beat Kappeler, secondo il quale la ripresa economica si farà sentire solo alcuni mesi dopo sul mercato del lavoro.

“Le imprese private aspettano di veder confermate le ordinazioni prima di cominciare ad assumere nuovo personale” ha spiegato Kappeler a swissinfo.

Anche le principali confederazioni sindacali, l’Unione sindacale svizzera e Travail.Suisse, prevedono miglioramenti nel corso dell’anno. Ma per entrambe la situazione sul fronte del lavoro rimane ancora oggi preoccupante.

swissinfo e agenzie

162’835 persone senza lavoro a fine dicembre 2003.
6’237 in più rispetto a novembre.
4,1% il tasso di disoccupati in proporzione alla popolazione attiva.
3,7% il tasso medio annuo raggiunto alla fine del 2003.

In Svizzera il tasso di disoccupazione è salito progressivamente nel corso del 2003, fino a raggiungere il 4,1% in dicembre.

Nei 15 paesi dell’Unione europea si denota invece una certa stabilità da un anno a questa parte: 8% nel novembre scorso, contro il 7,8% lo stesso mese del 2002.

Anche tra i 12 paesi della cosiddetta Eurolandia (zona Euro) la situazione è rimasta globalmente stabile: 8,8% nel novembre 2003, contro l’8,6% dodici mesi prima.

Secondo molti osservatori economici, il mercato del lavoro dovrebbe migliorare nel corso di quest’anno, sulla spinta di una maggiore crescita economica.

Per la Svizzera, il Segretariato di Stato dell’economia prevede un tasso di disoccupazione del 3,9% nel 2004, corrispondente a 152’000 persone senza lavoro.

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