Inferno nel Gottardo, incerto il bilancio delle vittime

È salito a 11 morti accertati il bilancio dello scontro frontale di due automezzi pesanti, mercoledì mattina, nella galleria autostradale del Gottardo. A causa delle altissime temperature e del fumo, le squadre di soccorso non sono ancora riuscite a raggiungere il luogo dell'incidente.
Tra le vittime accertate sono state identificate finora 9 persone: sono 4 cittadini tedeschi, uno svizzero, un italiano, un francese, un lussemburghese e uno spagnolo. Sono tutti morti per asfissia. Tra gli identificati, seppure in assenza di cadavere, il camionista che avrebbe provocato l’incidente: un 37enne di Verbania, che aveva iniziato a lavorare per una ditta elvetica all’inizio di questa settimana.
In mattinata i soccorritori hanno potuto entrare in galleria per un primo sopraluogo ma, a causa delle altissime temperature, non hanno ancora potuto raggiungere il luogo esatto dell’incidente e non si sa dunque se ci sono altri corpi nella ventina di vetture che si trovano nelle vicinanze e sulle quali è crollata parte della volta. Il rischio crollo è ancora alto.
Sono intanto salite a 128 le segnalazioni giunte alla polizia ticinese di persone delle quali non si ha più notizia. Intanto si è recato ad Airolo anche il presidente della Confederazione, Moritz Leuenberger, che ha parlato di «tragedia per tutta l’Europa» ed ha invitato camionisti e automobilisti stranieri ad evitare per il momento le strade elvetiche. Il San Gottardo – ha aggiunto – è un «vero inferno», un «luogo dell’orrore».
La dinamica dell’incidente
I due autocarri si sono scontrati alle 09:44 a circa un chilometro dal portale sud. Uno dei due camion, che trasportava pneumatici, ha preso fuoco. Il suo conducente è riuscito a mettersi in salvo e a fare uscire dal tunnel gli altri utenti che si trovavano nel tratto fino al portale sud.
Secondo l’autista, intervistato dalla RTSI, il camion che gli veniva di fronte procedeva zigzagando. Vistoselo davanti, si è dunque spostato sulla corsia sinistra, ma in quel momento l’autocarro gli è venuto addosso. L’autista dell’altro Tir è perito nella collisione. Le altre vittime sono rimaste intossicate dal fumo mentre cercavano di uscire in direzione nord.
Le entrate della galleria sono state bloccate automaticamente, ha dichiarato il responsabile della polizia mobile ticinese Marco Guscio. Un minuto dopo l’allarme i pompieri erano sul posto. Ma nel giro di pochi secondi si è sviluppato un incendio di grandi dimensioni, ha spiegato Guscio.
Al momento dell’incidente nella galleria si trovavano fra i 200 e i 300 veicoli: la maggior parte è riuscita ad uscire in tempo, ha indicato la polizia urana. Ma purtroppo sul versante nord non tutti sono riusciti a mettersi in salvo.
Chiuso per mesi?
Non si sa per quanto tempo il traforo autostradale del San Gottardo resterà chiuso: potrebbe trattarsi di settimane o anche mesi. L’autostrada rimane praticabile solo per il traffico leggero in direzione sud. Il traffico pesante viene già bloccato alla frontiera di Chiasso-Brogeda. La polizia ticinese invita i camionisti a trovare percorsi alternativi e ad evitare le strade svizzere. Per gli automobilisti che devono recarsi a nord delle Alpi il passo del San Gottardo rimane l’unica via percorribile al momento ma naturalmente la centrale Infostrada sconsiglia di mettersi in viaggio.
È intanto tornata alla normalità la situazione sull’autostrada A13, la cui carreggiata in direzione nord era stata bloccata giovedì mattina a causa di un incidente mortale all’altezza di Pian San Giacomo (GR). I camion hanno quindi ricominciato ad entrare in Svizzera dalla dogana autostradale di Chiasso Brogeda.
La A13 non è comunque equipaggiata per far fronte a un incremento del traffico di queste dimensioni: per evitare che le già forti emissioni di CO2 aumentino ulteriormente la circolazione all’interno del tunnel avviene a scaglioni. Di conseguenza il traffico è fortemente rallentato.
Per smaltire il sovraccarico, sarà potenziato il trasporto su rotaia. Cargo FFS ha messo a disposizione 280 posti supplementari per i camion sulle linee del San Gottardo e del Lötschberg. Per le auto è inoltre previsto il ripristino del servizio dei treni navetta tra Airolo e Göschenen. La compagnia BLS ha infatti messo a disposizione due sue composizioni e il personale necessario. L’offerta prevede un treno ogni ora in grado di trasportare 70 auto nei due sensi.
Numeri d’emergenza
La Polizia cantonale ticinese ha aperto due hotlines per chi avesse reali necessità di informarsi su quanto accaduto, temendo di avere parenti all’interno della galleria: 0800 800 107 per chi chiama dalla Svizzera e 004191 814 23 99 per chi chiama dall’estero.
swissinfo

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