Preludio a Ferrovia 2000

Le tre del mattino di domenica segnano l'ora zero della «rivoluzione ferroviaria» svizzera. Ma già sabato sono stati inaugurati alcuni progetti di «Ferrovia 2000».
Il collegamento intercity fra Glarona e Zurigo e la nuova «metropolitana» di Zugo sono stati al centro della vigilia del cambiamento dell’orario ferroviario.
La nuova era di Ferrovia 2000 è iniziata sabato pomeriggio a Glarona con l’arrivo per primo «Sprinter», il nuovo treno diretto fra Zurigo e Glarona. Fra i passeggeri del viaggio inaugurale anche il presidente della Confederazione Joseph Deiss, il direttore delle FFS Benedikt Weibel e un centinaio di scolari del canton Zurigo.
Il nuovo diretto Zurigo-Glarona è una delle novità introdotte da Ferrovia 2000, che prenderà avvio ufficialmente domenica alle 3.00. Da quel momento il 90% dei treni viaggerà secondo un nuovo orario. I convogli convergeranno allo scadere dell’ora e della mezz’ora verso gli snodi ferroviari di Berna, Basilea e Olten e ripartiranno poco dopo per facilitare le coincidenze.
Lo Sprinter collegherà Schwanden e la stazione centrale di Zurigo due volte all’ora fra lunedì e venerdì. Circolerà anche il finesettimana ma con una frequenza inferiore.
Metro leggera per Zugo
Ma non solo a Glarona si festeggia: la Svizzera centrale ha aperto oggi nuove stazioni e nuovi collegamenti regionali che contribuiscono in maniera sensibile a migliorare i collegamenti fra Zugo e i centri di Zurigo e Lucerna.
Il cuore del progetto è la nuova linea ferroviaria, una sorta di «metropolitana leggera» che collega le principali località del cantone. Parallelamente c’è stata la riqualifica di tutte le linee di autobus regionali; per il canton Zugo si tratta dunque di una rivoluzione copernicana per quel che riguarda i trasporti pubblici.
Per festeggiare le nuove strutture, tutti i comuni del piccolo cantone altamente urbanizzato hanno programmato grandi festeggiamenti aperti a tutta la popolazione.
Collaborazione a tutti i livelli
Anche ai festeggiamenti alla stazione Glarona è stata invitata l’intera popolazione. Gli ospiti sono stati accolti dal presidente del governo cantonale, il landamano Jakob Kamm, che ha potuto raccogliere le lodi del direttore delle FFS: «In tutta la mia carriera come capo dell FFS – ha infatti detto Benedikt Weibel – ho incontrato raramente un governo cantonale così impegnato sul fronte dei collegamenti ferroviari».
L’entusiasmo sentito a Glarona e Zugo è indicativo per tutto il progetto «Ferrovia 2000». Nato per volontà popolare, la «rivoluzione ferroviaria» ha richiesto oltre 20 anni di lavoro e porta la maggior parte dei collegamenti fra le principali città svizzere al di sotto di un’ora.
L’orario cadenzato generalizzato, introdotto sulle tratte principali nei primi anni Ottanta, è esteso a quasi tutta la rete. Questo permette di memorizzare facilmente l’ora di partenza e, grazie alle migliori coincidenze, facilita quindi sensibilmente l’utilizzazione dei mezzi di trasporto pubblici.
Ad approfittare delle novità sono però soprattutto gli abitanti dei centri, oltre il 70% della popolazione svizzera, mentre per le regioni periferiche i benefici sono limitiati.
Nel gelo della notte
Il nuovo orario entra in vigore alle 3:00 del mattino. Il nuovo tratto ad alta velocità fra Mattstetten (BE)- e Rothrist (AG), spina dorsale del progetto Ferrovia 2000, sarà «inaugurato» dal passaggio del primo intercity Berna-Zurigo che partirà alle 4.19 dalla capitale federale.
La direzione e diverse centinaia di dipendenti delle FFS saranno sull’attenti per tutta la giornata di domenica e nei prossimi giorni per far fronte ad eventuali imprevisti.
swissinfo e agenzie
Dal 12 dicembre circolerà il 12% di treni in più sulla rete ferroviaria.
Il tempo di percorrenza di oltre la metà dei tragitti di media distanza sarà ridotto di ca. 5 minuti.
Per il 35% di questi tragitti si risparmieranno ca. 15 minuti.
Il costo totale di Ferrovia 2000 è di oltre 5,9 miliardi di franchi.
La nuova lina Mattstetten-Rothrist è costata 1,68 miliardi.
Con «Ferrovia 2000» salgono anche i prezzi dei biglietti. Benedikt Weibel, direttore delle FFS ha difeso i ritocchi tariffari verso l’alto, giustificandoli con gli investimenti fatti:
«Gli aumenti attuali sono i più giusti che vi siano stati. Nei prossimi due anni non ce ne saranno altri, a meno di un’impennata dell’inflazione».

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