Zurigo vuole ancora i trapianti di cuore
Il governo zurighese ha rifiutato venerdì il concordato intercantonale sul coordinamento della medicina di punta e chiede nuovi negoziati.
Al contempo, il dipartimento della sanità cantonale ha tolto con effetto immediato la moratoria sui trapianti di cuore all’ospedale universitario.
«Rifiutiamo il concordato intercantonale sul coordinamento della medicina di punta, così come risulta attualmente formulato». È quanto ha annunciato venerdì davanti ai media Verena Diener, capa del dipartimento della sanità zurighese.
La consigliera di Stato ha precisato che il cantone è sì favorevole a una maggiore concentrazione a livello nazionale, ma vuole che diversi aspetti ancora poco chiari della normativa siano ridiscussi.
Condizioni per l’accettazione
Il cantone si dice pronto a rinegoziare il concordato ma solo a determinate condizioni. A lungo termine la medicina di punta dovrà essere concentrata su due centri: uno a Zurigo ed uno nella Svizzera romanda (Ginevra e Losanna). La Conferenza dei direttori cantonali della salute (CDS) prevedeva invece sei centri, fra cui anche quelli di Basilea, Berna e San Gallo.
Zurigo contesta inoltre il previsto funzionamento del concordato, che accorderebbe lo stesso peso a tutti i cantoni. Il dipartimento di Verena Diener teme che nelle decisioni future si dia troppa importanza a criteri regionali, a discapito della qualità delle cure e del loro finanziamento. Per questo, secondo Zurigo, le decisioni degli ospedali universitari dei cantoni più popolati dovrebbero avere un maggior peso.
Per potere entrare in vigore, il concordato deve essere ratificato da almento 17 cantoni, fra cui quelli in cui ha sede un ospedale universitario.
Delusione dei direttori cantonali
La CDS ha espresso il proprio rammarico per il rifiuto del concordato da parte di Zurigo, ma ha tenuto a sottolineare che a suo avviso il documento può ancora essere adottato.
«I cantoni che hanno accolto la convenzione hanno interesse a metterla in atto», ha dichiarato oggi Cornelia Oertle, segretaria centrale della Conferenza. Si tratta ora di riesaminarla e discutere le proposte del canton Zurigo. Una riunione del comitato direttivo dell’istituzione è prevista per il prossimo mese d’agosto.
Anche a Berna, le reazioni non si sono fatte attendere. Per il direttore del Dipartimento della sanità pubblica bernese, Samuel Bhend, il progetto è ormai fallito e sarebbe inutile intraprendere nuovi negoziati. Secondo lui è infatti chiaro che il canton Zurigo non è disposto a fare alcuna concessione.
Nuovi trapianti, nuovo direttore
Venerdì, il Dipartimento cantonale della sanità zurighese, ha inoltre annunciato la propria decisione di revocare la moratoria adottata lo scorso mese di giugno all’ospedale universitario di Zurigo per i trapianti di cuore.
La misura era stata decisa il 19 giugno scorso in seguito alla morte di una paziente alla quale nel 2004 era stato trapiantato il cuore di un gruppo sanguigno incompatibile.
Verena Diener ha inoltre precisato che la ripresa di tali operazioni avverrà sotto la guida di un nuovo direttore, Michele Genoni, che ricoprirà l’incarico a partire dal 1. agosto.
swissinfo e agenzie
Il concordato intercantonale sul coordinamento della medicina di punta prevede di raggruppare le specializzazioni entro il 2008.
Questa misura permetterebbe di diminuire i costi e di offrire cure più efficaci.
La moratoria sui trapianti cardiaci all’ospedale universitario di Zurigo era stata decisa il 19 giugno scorso dopo le polemiche suscitate dalla morte di una paziente a cui era stato trapiantato un cuore di un gruppo sanguigno incompatibile.
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