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Flims appartiene ormai al passato

La sessione di Flims è stata l'ultima in parlamento per il deputato vodese Yves Christen, che qui saluta i colleghi Keystone

Con le votazioni finali su 16 oggetti si è chiusa venerdì la terza sessione «extra muros» delle camere federali, svoltasi quest'anno a Flims, nel canton Grigioni.

Dal prossimo 4 dicembre i parlamentari torneranno a riunirsi a Palazzo federale, attualmente in rinnovazione.

Bilancio positivo

Il presidente del Consiglio nazionale (camera bassa del parlamento) Claude Janiak e quello degli Stati (camera alta) Rolf Büttiker, tracciano un bilancio positivo della sessione nella Surselva. «Essa ci ha permesso di vivere la realtà di questo cantone e di toccare con mano problematiche locali come quella della Porta Alpina, del romancio o del turismo», ha affermato Rolf Büttiker. Le rivendicazioni dei locali, ha aggiunto il senatore, sono giustificate, ma non tutte saranno realizzabili.

Stessa musica al Consiglio nazionale. Per il primo cittadino del paese, il parlamento ha fatto bene a dare il proprio benestare per la sessione nel canton Grigioni, che a detta di Janiak può definirsi un successo.

Soddisfatto anche il presidente del governo grigionese, Claudio Lardi, che oltre a sottolineare la buona accoglienza riservata ai parlamentari si rallegra della visibilità di cui il suo cantone ha potuto godere in questo periodo. La sessione si è rivelata un successo anche a livello di pubblico. Proprio venerdì mattina è infatti stata raggiunta la quota di 10’000 visitatori.

La sessione di Flims, contrariamente a quelle di Ginevra e di Lugano, non era in «versione alleggerita», sottolinea il rappresentante dei Verdi, Hugo Fasel. «Abbiamo lavorato quasi meglio qui che a Berna», gli fa eco Claude Janiak. 16 oggetti sono infatti stati condotti in porto dalle Camere durante le tre settimane di lavoro a Flims.

Elettricità e traffico

Fra le importanti decisioni prese dai parlamentari vi è l’approvazione del mercato dell’elettricità, rifiutato quattro anni fa in votazione popolare. La Camera dei cantoni ha infatti deciso di adattarsi alla situazione in vigore a livello internazionale e di allinearsi alla posizione della Camera del popolo.

La liberalizzazione del mercato dell’elettricità si terrà in due tappe. Le grandi aziende che consumano più di 100 Megawattora all’anno – per una fattura di oltre 20’000 franchi – dovrebbero poter scegliere liberamente il loro fornitore al momento dell’entrata in vigore della legge (al più presto nel 2008). Il mercato sarà poi aperto a tutti in un secondo tempo, in principio 5 anni più tardi.

Il Consiglio degli Stati ha inoltre approvato la creazione di un fondo infrastrutturale di 20,8 miliardi di franchi da adibire sull’arco di 20 anni al settore del traffico. La somma servirà in particolare per completare la rete autostradale, per decongestionare il traffico negli agglomerati e per eliminare le strettoie sulle autostrade.

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Fiscalità e esercito

Dal canto suo, il Consiglio Nazionale ha accettato, come in precedenza ha fatto il Senato, una riforma fiscale. Malgrado la minaccia di referendum brandita dalla sinistra, i deputati hanno deciso di attenuare la doppia imposizione economica dei dividendi.

Il progetto prevede inoltre delle deduzioni fiscali in favore delle coppie sposate, discriminate finora rispetto ai concubini. I coniugi con doppio reddito otterranno così una riduzione più elevata – massimo 12’500 franchi – a livello di imposta federale diretta.

Infine, il Nazionale ha bocciato la riforma dell’esercito che prevedeva tra l’altro il dimezzamendo delle formazioni meccanizzate e pesanti, che avrebbero dovuto cedere il passo alla fanteria. L’ultima riforma, denominata Esercito XXI, era stata accettata nel 2003.

swissinfo e agenzie

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La sessione autunnale del parlamento federale si è svolta non a Berna, bensì a Flims (Grigioni) a causa di lavori in corso a Palazzo federale.

Dal 18 settembre al 6 ottobre, la sessione si è tenuta presso il Park Hotel Flims Waldhaus, dove alloggiavano anche i membri del governo e 140 parlamentari.

Il Consiglio nazionale si è riunito nel padiglione da tennis, quello degli Stati nella grande sala in Jugendstil dell’albergo a cinque stelle.

10’032 visitatori si sono recati a Flims durante queste tre settimane.

Il costo della sessione è di ca. 3,5 milioni di franchi, di cui 1,7 a carico della Confederazione e 1,8 degli organizzatori grigionesi.

Il parlamento si è già riunito in tutte e quattro le zone linguistiche del paese. Oltre alle tradizionali sessioni a Berna, ha infatti organizzato sessioni «extra muros» a Ginevra, Lugano e Flims.

Ciò non significa tuttavia che in futuro il parlamento non si riunirà più fuori da Palazzo federale.

Il deputato socialista Jean-Claude Rennwalt ha infatti presentato giovedì un postulato per una sessione parlamentare nel Giura nel 2018, anno in cui la Svizzera moderna festeggerà 170 anni.

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