Frenano i consumi in Germania, recessione fa paura
(Keystone-ATS) Dopo gli ordinativi, il pil, gli indicatori economici che misurano la fiducia di imprenditori e investitori, in Germania il segno meno ha fatto la sua comparsa anche per le aspettative sui consumi interni, finora unica nota positiva nella tempesta quasi perfetta delle crisi internazionali.
Così ora la parola recessione inizia a preoccupare: “È un pericolo da prendere assolutamente sul serio”, ha scritto oggi l’istituto di ricerca economica Diw. Le incertezze legate alle molte crisi internazionali – compresa l’epidemia di Ebola in Africa occidentale, fa notare il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble – pesano da mesi sull’economia.
E ora, nonostante l’ottimo stato del mercato del lavoro tedesco, sono penetrate fino a influenzare la propensione ai consumi, in calo ad agosto per le prima volta da oltre un anno e mezzo (da 8,9 a 8,6 punti, ha reso noto l’istituto GfK). È Diw a mettere nero su bianco le difficoltà che sta vivendo l’economia tedesca. “Le aspettative delle imprese notevolmente offuscate, come anche i numeri delle commesse, fanno attendere deboli investimenti”.
Inoltre “la congiuntura mondiale perde slancio e lo sviluppo è fragile in molti Paesi, tra cui Italia e Francia”. Complessivamente, scrivono gli esperti dell’istituto, “queste situazioni provocheranno una sensibile depressione nell’export e negli investimenti nel settore degli armamenti nel semestre estivo”.
L’unica nota positiva di oggi per l’economia tedesca arriva dall’istituto Ifo. La disposizione all’assunzione di nuovo personale delle imprese tedesche è in aumento, soprattutto grazie al settore dei servizi, più orientato alla domanda interna.
La difficile situazione internazionale “offusca” l’economia, ha dovuto riconoscere anche Schaeuble, per cui la Germania si attende “un aumento dei prezzi fino al 2% e fino al 3,5% di crescita nominale”, ha detto senza specificare l’anno il ministro. Per Schaeuble la situazione “al momento è gestibile”, “ma le crisi nascondono un potenziale di pericolo”. Al momento Berlino resta sulla buona strada per arrivare al pareggio di bilancio nel 2015: “Ma se il mondo dovesse crollare, crolla anche il pareggio di bilancio”.