
I ritrovi dei melomani mattinieri in riva al Lemano

Si è aperta oggi a Losanna con della musica classica la stagione dei concerti all'alba in riva al lago. L'arpista italiana Letizia Lazzerini ha proposto pezzi che spaziano dal XVIIIesimo secolo all'epoca contemporanea dinanzi ad un centinaio di persone.
(Keystone-ATS) Per assistere all’alba stamane, bisognava arrivare alla Jetée de la compagnie, il pontile in riva al Lemano a Losanna, prima delle 5.43. Giovani e anziani, soli o in coppia, hanno preso posto vicino al palco.
Alcuni bevono un caffè, altri guardano il sole risalire nel cielo mentre la musicista si installa e inizia a dar vita alle prime note del suo strumento a corde.
È raro che Thelonica, questo il nome della rassegna di concerti all’alba, apra con la musica classica, ha spiegato Chantal Bellon, una delle promotrici, a Keystone-ATS. Bellon è anche direttrice della Ferme des Tilleuls di Renens (VD), un altro luogo culturale della regione.
Sabato prossimo con Erik Truffaz
Vari spettatori ammettono che saranno più a loro agio sabato prossimo con la venuta del trombettista ginevrino Erik Truffaz e del suo complice Christophe Calpini.
“È la prima volta che Erik Truffaz, Gran premio svizzero di musica 2023, viene ufficialmente”, ha detto Bellon, il 5 luglio. “Due anni fa, aveva fatto un’apparizione a sorpresa improvvisando su due brani del pianista Shai Maestro.”
Siccome Thelonica è innanzitutto improntata al jazz, le tre donne all’origine di questo progetto e dell’associazione, Chantal Bellon, Claire Brawand e Sarah May, hanno tutte iniziato a esercitare il loro talento al Cully Jazz e al Festival Jazz Onze Plus di Losanna.
Il nome di questo appuntamento musicale, “Thelonica”, esprime senza ambiguità la loro fedeltà alla musica jazz. Esso deriva infatti dal titolo di un album del pianista americano Tommy Flanagan, che unisce al nome di un altro pianista jazz, Thelonious Monk, quello della sua mecenate, la baronessa Kathleen Annie Pannonica de Koenigswarter.
Pianoforte solista
Come vuole la loro passione, ogni anno cercano di ospitare un pianoforte solista. “Un pianoforte a coda sul pontile è puramente acustico, ma anche esteticamente molto bello”, prosegue Bellon.
Quest’anno toccherà, il 26 luglio, a Stefan Rusconi, artista zurighese installato a Berlino, che si è esibito varie volte al Cully Jazz. “Ultimamente si è piuttosto consacrato a musiche da film e di teatro”, rileva la programmatrice.
Oggi la gamma si è ampliata e la programmazione va oltre al jazz. “Mettiamo in avanti la scena locale”, senza dimenticare i nuovi arrivi.
Un repertorio originale
Grazie al piccolo profitto realizzato nelle ultime due edizioni, Thelonica mette questo denaro a disposizione di un artista affinché crei un repertorio per questo appuntamento in riva al lago. Quest’anno è il caso di Justine Tornay, una giovane artista vallesana (il 19 luglio). L’anno scorso, il chitarrista di Bienne Romane Nowka ha beneficiato di questo aiuto. “L’obiettivo è che il loro lavoro possa essere proposto altrove”, continua la programmatrice.
La formula del concerto in riva al lago non nasce a Losanna. “Non abbiamo inventato nulla: ci siamo ispirati a Ginevra, che ha lanciato la formula nel 2007”, prosegue Bellon. Nel 2017, Thelonica ha iniziato con due concerti, “per testare la formula”, prima di salire a cinque, poi a otto o dieci a seconda degli anni.
Siamo lungi dall’offerta dei ginevrini Bains des Pâquis con concerti ogni mattino durante 35 giorni dal 14 luglio al 17 agosto.
A Losanna, fino a circa 300 persone possono assistere ad un concerto, ma le sedie a disposizione sono solo un centinaio. In caso di pioggia, il concerto è rinviato alla domenica e se piove anche quel giorno, viene annullato. L’ultimo concerto si terrà il 16 agosto.
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