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Idealisti con il cellulare

La musica continua a svolgere un ruolo importante nella vita dei giovani Keystone Archive

Nomade, collezionista di identità diverse e sensibile agli altri: questo il ritratto del giovane svizzero, secondo un recente studio, pubblicato a Ginevra.

Protagonisti dell’inchiesta: 500 giovani di tutta la Svizzera fra i 15 e i 24 anni.

Giovani opportunisti?

“No, relativisti”, dice a swissinfo la ricercatrice Caroline Jacot-Descombes. “Di fronte all’offerta consumistica della nostra società, il giovane opta per un atteggiamento o un oggetto, senza tralasciare gli altri. Non vuole farsi rinchiudere in uno schema”.

La ricercatrice rileva pure che il 21% dei giovani interpellati possono essere classificati come contestatari, le cui abitudini di consumo e gli atteggiamenti corrispondono alle idee che difendono.

La metà degli intervistati separa i rifiuti e acquista prodotti del commercio equo, il 13 per cento partecipa a manifestazioni, il 24 per cento fa donazioni e l’8 per cento effettua attività di volontariato.

La “new generation” privilegia la responsabilità individuale che consente di preservare libertà di pensiero e d’azione.

I giovani svizzeri sono socialmente impegnati, ma fuori dagli schemi delle lotte di potere partitiche. Il 37 per cento ha poco o nessun interesse per la politica.Il 36 per cento si informa, ma solo il 24 per cento si identifica a una corrente politica

La violenza sempre presente

Dall’inchiesta è emerso che in questa fascia di età è presente una buona dose di violenza.

Più del 30 per cento dei maschi intervistati affermano di aver già partecipato a risse. Gli alterchi scoppiano essenzialmente fra bande rivali o per futili motivi.



Oltre che al consumo di alcool, questi scontri sono sovente legati a certi esercizi pubblici o a certi generi musicali: il 51 per cento di coloro che preferibilmente ascolta musica rap dice di essere stato coinvolto in una zuffa nel corso di uscite serali.

Rispetto allo studio condotto due anni fa, molte cose sono cambiate. “Assistiamo alla fine dell’individualismo a oltranza”, dice a swissinfo Philippe Barthollet, direttore di BlueComm.

“Oggi i giovani non pensano più di poter fare tutto da soli. Per sviluppare le loro idee ora tengono conto anche degli altri”, spiega Barthollet.

Lo spinello sempre di moda

Secondo la maggioranza degli intervistati, organizzare feste e manifestare sono, con internet e la musica, i mezzi migliori per divulgare le idee. Il 3 per cento approva l’uso della violenza come espressione della contestazione.

Il consumo di cannabis è diventato un fenomeno alla moda: il 21 per cento fuma regolarmente hashish. Tra questi, il 40 per cento lo fa ogni giorno. Circa la metà degli intervistati fuma sigarette.

Quando escono, mediamente i giovani fra i 15 e i 19 anni consumano più alcool di quelli fra i 20 e i 24 anni. Per le ragazze tale consumo è fortemente legato ai riti per il passaggio all’età adulta.

L’alcool e la virilità

Anche se il consumo di alcool fra le adolescenti è nettamente aumentato, quello dei maschi rimane ampiamente superiore, poiché questo comportamento è ancora associato alla virilità.

Molto spesso un giovane che fuma canapa indiana fuma anche sigarette e beve alcolici. Il 46 per cento dei non fumatori beve alcool, contro il 71 per cento dei fumatori.

Le nuove tecnologie

La maggior parte dei giovani va pazza per le nuove tecnologie. Il 62% dei giovani intervistati afferma che esse hanno cambiato positivamente la sua vita.

L’85 per cento possiede un cellulare, mezzo privilegiato per mantenere i contatti con la famiglia e gli amici, nonché per dialogare silenziosamente a scuola. La stessa percentuale di giovani invia da uno a dieci sms al giorno.

swissinfo

L’ 85% possiede un cellulare
Il 37% ha poco o nessun interesse per la politica
Oltre il 30% dei ragazzi ha già partecipato a risse
Il 21% fuma regolarmente hashish
Il 3% approva l’uso della violenza

Di fronte al disgregamento della famiglia, il gruppo diventa il punto di riferimento principale della nuova generazione: più dell’80 per cento degli intervistati dice di far parte di un gruppo fisso di 4-5 persone.

Parte dei giovani crede ancora al militantismo a sostegno di grandi ideali, ma in modo effimero e puntuale. Quattro giovani su cinque impegnati a favore dell’ambiente lo fanno in modo semplice, nell’ambito della vita quotidiana.

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