
Iran: media, Francia, Germania e GB pronti a imporre sanzioni

Francia, Germania e Regno Unito hanno detto all'ONU di essere pronti a imporre nuovamente sanzioni all'Iran a meno che non riprenda i negoziati con la comunità internazionale sul suo programma nucleare.
(Keystone-ATS) Lo riporta il “Financial Times” citando una lettera dei ministri degli esteri di Parigi, Berlino e Londra. Nella missiva, ottenuta anche dall’AFP, i tre sottolineano di aver “chiaramente indicato che se l’Iran non intende raggiungere una soluzione diplomatica entro la fine di agosto 2025, o non coglie l’opportunità di una proroga”, sono “pronti ad attivare il meccanismo” che consentirà di ripristinare tutte le sanzioni internazionali contro l’Iran.
Il ministro degli esteri tedesco Johann Wadephul, il suo omologo francese Jean-Noël Barrot e quello britannico David Lammy si dicono tuttavia “pienamente impegnati a favore di una risoluzione diplomatica della crisi provocata dal programma nucleare iraniano e continueranno i loro scambi al fine di raggiungere una soluzione negoziata”.
Intanto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghchi ha scritto su X che “è giunto il momento che le sanzioni disumane imposte dagli Stati Uniti e dai loro complici vengano riconosciute come crimini contro l’umanità”.
“I regimi occidentali sostengono da tempo che le sanzioni siano un’alternativa incruenta alla guerra, ma un nuovo studio di The Lancet afferma che le sanzioni unilaterali, in particolare da parte degli Stati Uniti, potrebbero essere letali quanto la guerra. Oltre 500’000 vite umane sono state uccise ogni anno dagli anni ’70, per lo più bambini e anziani”, ha aggiunto Araghchi.