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Isis: decapitato ostaggio inglese Alan Henning

(Keystone-ATS) Alan Henning, l’ostaggio inglese in mano all’Isis, è stato decapitato. Un video su internet mostra un combattente dello Stato islamico uccidere il cittadino britannico e minacciare un altro prigioniero di nazionalità americana, Peter Edward Kassig, un operatore umanitario. Sono finora quattro gli ostaggi occidentali ammazzati dall’Isis e uno dal gruppo da loro affiliato in Algeria.

I membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno condannato “fermamente l’efferato e vile assassinio di Alan Kenning”. “Questo crimine è un tragico promemoria del pericolo che i volontari umanitari fronteggiano ogni giorno in Siria”, si legge nel comunicato diffuso a New York.

Il “brutale omicidio” di Alan Henning “mostra quanto sono barbari e ributtanti questi terroristi”, ha fatto eco il primo ministro britannico David Cameron. “Faremo tutto il possibile per stanare questi assassini”. Anche il presidente francese François Hollande si è detto “indignato” per il “crimine odioso”.

Nel video diffuso sul web, il boia ha giustificato l’assassino con i bombardamenti ordinati in Siria dal presidente americano Barack Obama.

Alan Henning era caduto nelle mani dei jihadisti nel dicembre del 2013 ed era stato minacciato di decapitazione nel video in cui veniva ucciso il suo connazionale David Haines. Padre di due bambini, originario di Manchester, Henning aveva 47 anni e dedicava il suo tempo libero a raccogliere aiuti per i bambini siriani e a trasportarli in Medio Oriente, con una piccola organizzazione di volontariato.

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