Juan Carlos, 75 anni e intendo continuare
(Keystone-ATS) Juan Carlos di Borbone, re di Spagna, compie 75 anni, è in forma e non intende abdicare. Rassicura i suoi sudditi e tacita coloro che lo volevano intento a meditare su un eventuale passaggio di consegne al principe Felipe.
“Mi sento bene fisicamente e di spirito. Sono grato agli spagnoli per il consenso che mi manifestano e mi sento l’energia e l’entusiasmo per continuare”. E sul figlio: “Il principe è una persona incantevole, molto preparata. Presumo sia all’altezza del suo ruolo”.
Pacato, in completo grigio, seduto davanti alla scrivania del suo studio privato, il re ha risposto alle domande che gli ha rivolto Jesus Hermida, trasmesse ieri sera da Tve nell’ora di massimo ascolto, le 22. Negli scaffali della libreria erano in mostra le foto di famiglia. Un intervista televisiva unica che giunge in un momento particolare: giusto ieri un sondaggio sulla corona dava il suo indice di gradimento al 50,1 per cento, un crollo rispetto al 76,4% di un anno fa.
Juan Carlos ha parlato dei suoi 37 anni di regno (salì al trono il 22 novembre del 1975): “Un periodo con anni difficili”, ha detto accennando anche al terrorismo, ma nel quale ha sempre sentito molto forte il calore del suo popolo che ha elogiato per come sta attraversando questo momento di crisi: “La principale virtù del nostro popolo è la passione. Stiamo attraversando un momento molto difficile, ma questa generazione è preparata e in grado di affrontarlo e di superarlo”. Dagli spagnoli vorrebbe essere ricordato come “il re che ha recuperato la democrazia e la monarchia”.
Ventuno domande in tutto, ma nessuna sul genero Inaki Urdangarin (marito della secondogenita, Cristina), sotto inchiesta perchè accusato di essersi messo in tasca 15 milioni di fondi pubblici; o la caccia agli elefanti in Botswana (i 30 mila euro a testa sono sembrati davvero uno schiaffo per gli spagnoli che ogni giorno si dibattono nella crisi), o delle botte al suo autista che era stato maldestro nel parcheggiare l’automobile.
Nulla di tutto questo nelle 21 domande rivoltegli. Proprio questi sono stati i fatti che hanno determinato il crollo della sua popolarità. Si è parlato del padre, Alfonso XII (“Si è sacrificato molto per gli spagnoli. È stato il mio punto di riferimento”, lo ha ricordato commuovendosi); ma nessun accenno alla regina Sofia che, al contrario del re, è ben vista dal 66,7 per cento dei suddici. Giusto una frase, su precisa domanda, per Felipe, che ha un indice di gradimento del 62,3%. Il 30 gennaio compirà 45 anni, ma dovrà ancora aspettare. Il padre ne aveva 37 quando salì al trono e non ha intenzione di passare la mano: “Con Felipe c’è molta complicità”, ha detto Juan Carlos. Il futuro della Spagna è ancora lui.