
Kim al varo del cacciatorpediniere, secondo tentativo riuscito

La Corea del Nord ha annunciato la riuscita al secondo tentativo del varo del suo nuovo cacciatorpediniere da 5.000 tonnellate, rimasto danneggiato dopo le maldestre operazioni della prima cerimonia tenuta a maggio.
(Keystone-ATS) Il leader Kim Jong-un ha partecipato all’evento e ha anticipato il piano sulla costruzione di altre due unità dello stesso tipo nel 2026.
La cerimonia, ha riferito l’agenzia statale Kcna, si è tenuta giovedì al cantiere navale di Rajin, sotto la supervisione di Kim che ha annunciato il nome del fiore all’occhiello della Marina nordcoreana: Kang Kon, in onore del primo capo di Stato maggiore dell’Esercito popolare di Corea, ucciso in azione durante la Guerra di Corea (1950-53). “In circa due settimane, la nave è stata raddrizzata in sicurezza e rimessa a galla, completando oggi il suo ripristino come previsto”, ha detto Kim durante la cerimonia, denunciando l’incidente del primo tentativo di varo come un atto criminale “intollerabile” che “ha immediatamente distrutto l’onore e l’orgoglio del Paese”.
A fine maggio, il cacciatorpediniere Kang Kon si è ribaltato finendo per essere parzialmente sommerso nella cerimonia di varo nella città nordorientale di Chongjin. Kim, nel suo discorso, ha attribuito l’incidente a “negligenza assoluta” e “irresponsabilità” e ha ordinato il ripristino della nave prima di una riunione importante di fine giugno del Partito dei Lavoratori. Il leader ha citato le minacce di Usa e altri Paesi ostili come ragione della costruzione del cacciatorpediniere, avvertendo che il Nord risponderà con “pari” potenza e “azioni militari assolute”, respingendo di fatto la recente apertura al dialogo di Washington.
Kim ha rivelato la morte di un direttore di cantiere navale dopo il flop di maggio, esprimendo cordoglio e la promessa di riconoscerlo come vittima patriottica.
Dalle foto diffuse dalla Kcna, alla cerimonia hanno partecipato la figlia di Kim, Ju-ae, vestita con un abito bianco e alta quanto il padre, e alti funzionari, tra cui i ministri della Difesa No Kwang-chol e degli Esteri Choe Son-hui, nonché il nuovo capo della Marina militare, Kim Myong-sik.