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Klaus Schwab vuole un “nuovo avvio” per il WEF

Per Klaus Schwab, il 2005 sarà per Davos un "nuovo avvio" Keystone

Quest'anno, il fondatore del Forum economico mondiale (WEF) vuole instillare un "nuovo spirito di solidarietà globale" ai suoi partecipanti.

Davos sarà però anche un palco privilegiato per i nuovi attori della politica mondiale.

La prossima edizione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos sarà contraddistinta da un «nuovo avvio» e, dopo il recente tsunami, da un «nuovo spirito di solidarietà globale», ha dichiarato mercoledì a Ginevra il fondatore della manifestazione Klaus Schwab.

«Il meeting – ha affermato Schwab – metterà in scena i nuovi attori politici ed economici, tra cui il nuovo presidente ucraino Victor Yushenko e il nuovo presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso». Esso sarà pure «lo specchio della situazione complessa e pericolosa del mondo».

«Assumere le responsabilità»

Il tema principale della manifestazione sarà «assumere le responsabilità per i cambiamenti difficili», hanno ricordato gli organizzatori. «Il mondo ed i suoi leader si trovano confrontati a un momento cruciale”, ha sottolineato Klaus Schwab, secondo il quale per affrontare i problemi del pianeta sarà necessario dar prova di «ottimismo pragmatico».

Ad occupare un importante spazio sarà la questione delle finanze e del commercio mondiale. A tal proposito sarà organizzato in mini-vertice presieduto dal ministro dell’economia elvetico Joseph Deiss. Obiettivo dell’incontro sarà soprattutto di far avanzare i negoziati del ciclo di Doha nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio.

Non mancherà inoltre la questione mediorientale. A Davos è atteso il neo eletto presidente palestinese. Come confermato al microfono di swissinfo da Fréderic Sicre, incaricato del tema Medio oriente in seno al WEF, Mahmud Abbas sarà presente il 27 e 28 gennaio.

Oltre 2’250 partecipanti

Nella località grigionese confluiranno circa 2’250 persone, provenienti da 96 paesi.

Fra di loro vi saranno oltre 20 capi di stato e di governo, 70 ministri, 26 rappresentanti di comunità religiose, 15 leader sindacali, 50 esponenti d’organizzazioni non governative e numerosi imprenditori.

La Confederazione sarà rappresentata dai consiglieri federali Samuel Schmid, Joseph Deiss, Hans-Rudolf Merz, Micheline Calmy-Rey e Pascal Couchepin.

A Davos giungeranno però anche personalità del mondo culturale e dello spettacolo, tra cui il cantante degli U2 Bono Vox, Peter Gabriel o gli attori Richard Gere e Angelina Jolie, quest’ultima in veste d’ambasciatrice dell’Alto commissariato per i rifugiati.

swissinfo e agenzie

Da un sondaggio effettuato per conto del WEF su 60’000 persone in 60 paesi, scaturisce che i problemi prioritari per la popolazione sono la povertà e il terrorismo (preoccupazione centrale per il 14% degli interrogati), la promozione della pace e l’incoraggiamento alla crescita (13%).

Lo stesso sondaggio mostra che secondo il 73% degli interrogati, i leader non fanno abbastanza sforzi per combattere la miseria, la fame e il fossato che separa i ricchi dai poveri.

L’edizione 2005 del WEF si svolgerà dal 26 al 30 gennaio.
Vi parteciperanno 2’250 persone provenienti da 96 paesi.
Saranno presenti, tra gli altri, 20 capi di Stato e di Governo e 70 ministri.

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