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KOF: i costi per la salute continuano a crescere

I costi per la salute continuano a crescere in Svizzera. KEYSTONE/APA/HELMUT FOHRINGER sda-ats

(Keystone-ATS) I costi per la salute continuano inesorabilmente a crescere in Svizzera e l’aumento dei prossimi anni sarà maggiore di quello del 2015. È quanto risulta dal rapporto d’autunno presentato oggi dal Centro di ricerca congiunturale del politecnico di Zurigo (KOF).

In una conferenza stampa a Berna, il KOF ha sostanzialmente confermato le previsioni avanzate all’inizio dell’anno: per il 2016 l’incremento sarà del 3,6% e per il 2017 del 3,9. Nel 2018 i costi sanitari segneranno un +3,9%, e la loro quota rispetto al Prodotto interno lordo (PIL) salirà al 12,2%. (Quest’ultimo tasso nel 2014 era dell’11% e dieci anni prima del 10,4%).

Dal 2014 al 2018 le spese saranno quindi aumentate del 15,3% (71,3 miliardi di franchi nel 2014; 82,2 miliardi nel 2018). Il politecnico nota che il settore sanitario ha sempre maggiore peso nell’economia elvetica: nel 2015 offriva 266’000 posti di lavoro a tempo pieno, ossia quasi il 7% dell’occupazione in Svizzera. Esso crea il 5% del valore aggiunto dell’economia.

Secondo l’analisi del centro di ricerca i fattori scatenanti dell’evoluzione in corso sono la crescita congiunturale e lo sviluppo demografico. Se la congiuntura aumenta, i consumatori spendono di più per le prestazioni mediche che devono pagare di tasca propria. Mentre il numero sempre crescente degli anziani spinge i costi sanitari verso l’alto.

Come di consueto, i costi a carico dell’assicurazione obbligatoria hanno una maggiore progressione rispetto alla spesa sanitaria globale. Secondo il portale di paragoni comparis.ch, che ha finanziato l’esame del KOF, ciò si ripercuoterà sui premi malattia: nel 2017 cresceranno in media del 5,8%.

Tale tendenza – sottolinea il centro di ricerca – è riconoscibile anche dall’attuale monitoraggio dei costi degli assicuratori malattia, da cui emergono notevoli aumenti fino al terzo trimestre di quest’anno per la fisioterapia (+9%), le cure ospedaliere ambulatoriali (+7,13%) e i laboratori (+6,26%).

Nel 2015 il totale delle spese per la salute ha registrato un incremento ancora relativamente contenuto: del 2,9%. Ciò, precisa il KOF, a seguito di un’evoluzione dell’economia mondiale indebolita e del calo del prezzi dei medicinali. Quest’ultimo, entrato in vigore nel 2013, secondo l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha comportato un risparmio di 720 milioni di franchi fino all’anno scorso.

Il Consiglio federale nel 2013 ha avviato la strategia “Sanità 2020”, con l’obiettivo di diminuire i costi del 20%. Per l’UFSP in tal modo è possibile ridurre dal 4% al 2% la crescita della spesa sanitaria.

Secondo Felix Schneuwly, esperto di casse malati presso comparis, gran parte delle misure adottate e pianificate dall’esecutivo non sono però adeguate per raggiungere gli obiettivi prefissati. La previsione del KOF indica che finora la strategia governativa non ha avuto grande successo: anzi, l’aumento delle spese per la salute prende addirittura velocità. Nel frattempo non è ancora stata raggiunta un’intesa sulle tariffe per le prestazioni mediche ambulatoriali (TARMED).

Schneuwly ha poi affermato che adesso il Consiglio federale vuole lanciare una costosa strategia sulla qualità in modo che i medici rispettino finalmente gli obblighi cui sono sottoposti per legge. “Praticamente è come se qualcuno che per anni attraversa un centro abitato guidando a una velocità di 70 km/h ignorando il limite di 50 km/h ricevesse dalla polizia, invece di una multa, una lettera gentile in cui gli viene promessa una ricompensa di 100 franchi all’anno se in futuro ridurrà la velocità”.

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