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Ginevra: sospensione mattutina dei voli Crossair

A Ginevra, lo sciopero è arrivato; a Zurigo si aspetta ancora Keystone Archive

Crossair bloccata all'aeroporto di Ginevra-Cointrin. Il personale di terra di Swissair ha infatti deciso a maggioranza uno sciopero tra le 8:00 e mezzogiorno che colpisce i soli voli di Crossair.

Gli impiegati vittime della débacle di Swissair chiedono l’adozione di un piano sociale per i licenziati e il rispetto dei contratti collettivi di lavoro per il personale che sarà assunto da Crossair.

La decisione di scioperare è stata sofferta, presa dopo che nel corso del dibattito numerosi impiegati e impiegate avevano espresso la loro opposizione a compiere tale passo. Le resistenze sono venute soprattutto dai dipendenti di Swissport, la cui vendita appare imminente. A poco a poco è stato anche espresso il timore di farsi una cattiva immagine presso la clientela e la popolazione, si è obiettato che l’astensione dal lavoro potrebbe colpire altre compagnie aeree e molti hanno detto di preferire l’organizzazione di azioni dimostrative invece che un blocco dell’attività.

La decisione di scioperare era anche resa difficile dal fatto che i dipendenti-Swissair di Zurigo avevano deciso diversamente. Le due assemblee riunite nel pomeriggio di lunedì a Kloten si erano limitate a estendere a fine mese l’ultimatum per l’adozione di un piano sociale. Se nulla si muoverà nei prossimi 10 giorni il personale zurighese intende organizzare una manifestazione a livello nazionale. A Zurigo si rivendica inoltre un posto nel Consiglio di amministrazione di Crossair in rappresentanza del personale.

A Ginevra invece è prevalsa l’adozione della linea dura come raccomandavano Béatrice Enggist, responsabile della sezione traffico aereo al Sindacato dei servizi pubblici, e Rémy Pagani, segretario romando dell’SSP. La risoluzione è stata adottata con 88 voti favorevoli, 36 contrari e 23 astenuti. Subito dopo è stato deciso a larghissima maggioranza di non bloccare tutto l’aeroporto ma solo gli aerei Crossair.

L’attuale compagnia regionale destinata a diventare nazionale è identificata come il nuovo padrone che imporrà abbassamenti di salario del 30 per cento al personale di terra, addirittura del 40-50 per cento ai piloti. Con questa astensione dal lavoro si vuole inviare un messaggio forte agli investitori pubblici e privati che si sono mobilitati per il decollo della nuova compagnia ma hanno ignorato le esigenze del personale.

Le principali rivendicazioni restano l’adozione di un piano sociale per i 4’500 impiegati licenziati e per i 350 pre-pensionati; inoltre, punto essenziale è la questione del rispetto dell’articolo 333 del codice delle obbligazioni. Esso prevede che quando un’azienda ne rileva un’altra è tenuta a rispettare i contratti collettivi di lavoro del personale per almeno un anno. Ebbene il rispetto di tale disposizione è già stato negato per il personale di Swissair che sarà assunto da Crossair. Lo ha affermato il direttore André Dozé ponendola come condizione per il decollo della nuova compagnia e la Confederazione ha finora avallato tale comportamento.

Adottato dalle Camere federali proprio per impedire pressioni sui salari del personale di imprese che passano di proprietà, l’articolo 333 del Codice delle obbligazioni sarà al centro di una battaglia giuridica nella vicenda della débacle di Swissair. I sindacati sono decisi a depositare una denuncia penale se sarà confermato il proposito di ignorarlo.

Flavio Fornari

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