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Le Matin: appello sostegno dipendenti, Tamedia chiede intervento

Giornalisti delle redazioni romande del gruppo editoriale Tamedia in sciopero Keystone/LAURENT DARBELLAY sda-ats

(Keystone-ATS) Un appello di sostegno ai dipendenti di Tamedia in sciopero è stato lanciato oggi. Firmato da alcuni partiti e sindacati, si oppone ai licenziamenti e chiede il mantenimento della diversità delle testate.

L’editore invita dal canto suo l’Ufficio vodese di conciliazione ad intervenire.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

La Svizzera romanda è “di nuovo colpita da un impoverimento della diversità mediatica”, viene indicato nell’appello. “Sosteniamo i dipendenti di Tamedia (…), chiediamo di partecipare alle azioni di sostegno (…) e ci opponiamo alle soppressioni di posti previste”.

Attualmente “l’appello per la diversità e l’indipendenza dei media in Svizzera romanda” è stato sottoscritto dai sindacati syndicom, impressum, SSM, Unia Vaud e dall’Unione sindacale vodese nonché da partiti politici vodesi e ginevrini tra cui il PS, i Verdi, il PPD e dal Partito operaio popolare (POP) e da solidaritéS (estrema sinistra).

Dal canto loro, il sindacato dei media syndicom e l’associazione dei giornalisti impressum fanno appello a firmare una petizione di sostegno alla versione cartacea di “Le Matin” e alla reintegrazione di tutte le persone licenziate. A metà mattinata era già stata sottoscritta da oltre 70 personalità. Una manifestazione è prevista alla stazione di Losanna.

Appello di Tamedia

In un comunicato, Tamedia chiede all’Ufficio di conciliazione vodese di intervenire “per consentire alle parti di risolvere questo conflitto”. Vuole che i sindacati rientrino nel processo di conciliazione e negozino il piano sociale.

Tamedia ricorda anche “a tutti i suoi collaboratori di interrompere immediatamente lo sciopero e riprendere il lavoro”.

L’agitazione è iniziata ieri alle 16.00 e dovrebbe protrarsi fino alla mezzanotte di oggi, ma è prolungabile. L’editore ha minacciato di rescindere il contratto collettivo di lavoro (CCL) nonché l’accordo interno delle redazioni.

Tamedia intende eliminare la versione cartacea di “Le Matin” a partire dal 21 luglio. Secondo l’editore saranno necessari 36 licenziamenti, di cui 22 nella redazione, e quattro riduzioni del tempo di lavoro.

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