
Lebbra: Poli Losanna ne ricostruisce la storia fino a antico Egitto
(Keystone-ATS) LOSANNA – Ricercatori del Politecnico federale di Losanna (PFL) hanno ripercorso la storia della lebbra fino all’antico Egitto. Il loro studio, pubblicato su “Nature Genetics”, mostra che il bacillo di Hansen, responsabile della patologia, è geneticamente pressoché identico su tutta la Terra. Questa omogeneità è una buona notizia per l’elaborazione di medicinali.
Complessivamente l’équipe internazionale di Stewart Cole ha identificato quattro ceppi del batterio (europeo, indiano, africano orientale e africano occidentale) molto simili tra loro, indica oggi il PFL in un comunicato. “Il bacillo della lebbra è l’organismo più stabile che abbia mai studiato”, afferma Cole, citato nella nota.
Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), responsabile dell’AIDS, ad esempio muta invece così spesso da poter differenziare un paziente infettatosi a Losanna piuttosto che a Ginevra. Nel caso della lebbra, nella migliore delle ipotesi è possibile determinare il continente su cui è avvenuto il contagio.
Questa stabilità genetica del germe è una buona notizia. I batteri che mutano facilmente sviluppano spesso resistenze agli antibiotici. Nel caso dello stabile bacillo di Hansen le resistenze sono invece molto rare.
I ricercatori del PFL si sono occupati anche della diffusione della malattia nel corso dei secoli analizzando il patrimonio genetico di bacilli provenienti da tombe del medioevo europeo e persino di una mummia del IV secolo dopo Cristo in Egitto.
Il bacillo della mummia appartiene ad un ceppo europeo, malgrado l’Egitto sia geograficamente in Africa orientale. Questa apparente contraddizione si spiega con il fatto che la lebbra, nella sua diffusione, ha seguito le vie migratorie e commerciali, con l’uomo come ospite del patogeno. All’epoca l’Egitto intratteneva intensi contatti con l’Europa.
Lo stesso vale per l’Estremo Oriente, ha rivelato il gruppo losannese. Il bacillo cinese è infatti riconducibile alla stirpe europea e non, come ci si potrebbe più intuitivamente attendere, a quella indiana. Cole e i suoi colleghi ipotizzano che il germe sia stato introdotto in Cina attraverso la Via della seta.
Stando al PFL, oggi al mondo si contano ancora 700’000 ammalati di lebbra. In India e Brasile la patologia rappresenta ancora un problema di salute pubblica.