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Malta: caso Caruana; premier, è ora di chiudere inchiesta

Il primo ministro maltese Robert Abela (foto) ritiene che sia giunto il momento di chiudere l'inchiesta sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia, che punta a stabilire se ci siano state carenze dello Stato nella protezione della giornalista uccisa il 16 ottobre 2017. KEYSTONE/AP UNTV sda-ats

(Keystone-ATS) Il primo ministro maltese Robert Abela ritiene che sia giunto il momento di chiudere l’inchiesta sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia, che punta a stabilire se ci siano state carenze dello Stato nella protezione della giornalista uccisa il 16 ottobre 2017.

La Commissione d’inchiesta venne istituita a settembre 2019 dall’allora premier Joseph Muscat, dopo forte pressioni del Consiglio d’Europa, con un mandato di 12 mesi. A settembre il governo Abela ha concesso una proroga di tre mesi.

“Credo che l’inchiesta abbia già avuto tempo a sufficienza per compiere il suo lavoro e non ho ricevuto alcuna richiesta di estensione” ha detto oggi Abela in un incontro con la stampa maltese.

La Fondazione Daphne Caruana Galizia, creata dalla famiglia della giornalista per sostenere la ricerca della verità sull’omicidio, ieri aveva sostanzialmente chiesto il proseguimento a oltranza.

Nel suo primo anno – ha scritto la Fondazione in una nota – l’inchiesta pubblica ha fatto importanti, visibili progressi nella sua missione di investigare se lo Stato maltese abbia facilitato o mancato di prevenire l’assassinio di Daphne, per stabilire se lo Stato maltese ha permesso che si creasse un ambiente di impunità che consentì gravi crimini e per determinare se lo Stato abbia adempiuto o meno alla suo obbligo di proteggere gli individui a rischio, particolarmente nel caso di una giornalista”.

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