Nazionale punta su numero AVS per il registro fondiario
(Keystone-ATS) In futuro verrà impiegato il numero AVS quale identificatore per il registro fondiario informatizzato. Lo ha deciso oggi il Nazionale – con 115 voti contro 69 e 4 astenuti – seguendo le proposte del Consiglio federale.
In prima lettura, la Camera del popolo aveva proposto l’impiego di un nuovo identificatore settoriale utilizzabile esclusivamente in questo ambito la cui gestione sarebbe stata esternalizzata. Gli Stati, confermando l’attribuzione di un numero d’identificazione diverso da quello AVS, avevano deciso che questo andava gestito dall’Autorità federale di alta vigilanza.
Oggi, dopo che la commissione preparatoria ha sentito l’opinione dei Cantoni, il Nazionale è tornato sui propri passi ed ha approvato il ricorso al numero AVS, così come chiesto dal governo. “Il suo utilizzo non è certo esente da rischi, i vantaggi prevalgono però sugli inconvenienti”, ha affermato Jean Christophe Schwaab (PS/VD).
Non esiste una banca dati centralizzata che contiene tutti i numeri AVS dell’insieme della popolazione. Questi sono infatti registrati nei cantoni, o addirittura nei singoli comuni. I pirati informatici dovrebbero quindi “frugare” in un innumerevole quantità di siti per giungere ai loro fini, il rischio è dunque sopportabile, ha sostenuto il vodese.
I Verdi, sostenuti dall’UDC, hanno invece chiesto di confermare il ricorso a un identificatore settoriale. Lisa Mazzone (Verdi/GE) ha ricordato che Privatim, la Conferenza degli incaricati svizzeri della protezione dei dati, si è più volte espressa contro il largo ricorso al numero AVS nelle banche dati dell’amministrazione pubblica. Questa pratica facilita la messa in relazione di dati e aumenta il rischio di un loro utilizzo fraudolento, ha sostenuto, invano, la ginevrina.
Il resto del progetto, che conferisce alla Confederazione l’intera responsabilità del registro elettronico dello stato civile, era già stato approvato nelle passate sedute senza discussioni. Uno degli obiettivi è agevolare la gestione, lo sviluppo e l’uso del registro informatizzato Infostar.
Il dossier torna al Consiglio degli Stati.