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Un opera di Hodler esposta alla Fondazione Beyeler di Riehen.

Oggi in Svizzera

Care svizzere e cari svizzeri all’estero,

anche la Svizzera trema. Non parliamo dei Pandora Papers (anche se qui qualcuno trema davvero), ma di un vero terremoto. Questa mattina, infatti, una scossa di magnitudo 4.1 sulla scala Richter ha colpito il canton Vallese. Come ha informato il Servizio sismico svizzero, la scossa è stata largamente percepita dalla popolazione.

Il terremoto si è verificato alle 07.39 sul Mont Collon, sul territorio della località di Arolla, a una profondità di due chilometri. Per ora non si segnalano né danni né vittime. Il Vallese, vi ricordo, è il cantone maggiormente esposto ai terremoti.

Vi lascio alle altre informazioni di oggi. Buona lettura.

Un opera di Hodler esposta alla Fondazione Beyeler di Riehen.
Keystone / Georgios Kefalas

È nato l‘Institut Ferdinand Hodler. Metterà in valore la vita e l’opera del celebre pittore svizzero.

Tra i tanti artisti, Ferdinand Hodler (Berna 1853 – Ginevra 1918) e la sua opera rappresentano davvero la quintessenza di una certa Svizzera. Basato fisicamente tra Ginevra e Delémont, il centro di competenza ha lo scopo di preservare, studiare l’insieme delle conoscenze sul pittore e la sua epoca.

L’idea non è nuova. Per la prima volta se ne parlò già nel 1918 dopo il decesso dell’artista. Il fondo dispone di più di 85’000 oggetti tra schizzi, fotografie, ritagli stampa, manoscritti, lettere ed effetti personali.

Attualmente mostre sull’artista sono in corso a Berlino e La Chaux-de-Fonds, e altre seguiranno in Svizzera e all’estero. Per i prossimi mesi sono previste anche diverse pubblicazioni. Non solo. La squadra di ricerca lavora anche all’edizione della corrispondenza completa di Hodler che comprende più di 2’300 lettere.

L entrata dell ambasciata svizzera a Bangkok.
DFAE

Un cittadino svizzero, arrestato in Thailandia per aver ucciso un ladro, invoca la legittima difesa.

Forse qualcuno ci legge dalla Thailandia. Allora vi confermo che uno svizzero di 63 anni è stato fermato dalla polizia thailandese per aver provocato la morte di un ladro che si era introdotto nella sua abitazione.

La notizia era stata anticipata da “20 Minuten” basandosi su un articolo del “The Pattaya News”. Secondo il quotidiano gratuito, un thailandese di 53 anni armato ha cercato di entrare nella casa dello svizzero e di sua moglie domenica notte. Il 63enne ha tentato di fermarlo e, durante una colluttazione, è partito un colpo.

L’uomo ha il supporto dell’ambasciata svizzera a Bangkok. Come spesso accade in questi casi, la sede diplomatica – invocando ragioni di protezione dei dati e della personalità – non ha fornito dettagli sul caso. Secondo i media, la vittima aveva diverse ferite ed era legato all’arrivo della polizia. Lo svizzero, accusato di lesioni personali che hanno causato la morte, ha invocato la legittima difesa.

Dentro la fabbrica dei treni.
© Keystone / Gian Ehrenzeller

L’azienda svizzera Stadler Rail fornirà 286 nuovi convoglio alla Ferrovie federali per un valore di oltre 2 miliardi di franchi.

Si sa, noi svizzeri siamo i campioni del mondo nell’utilizzo dei treni. Per questo motivo le ferrovie federali sono spesso costrette a rinnovare la propria flotta. Questa volta per potenziare le linee regionali. Per questo rinnovo del parco convogli, le FFS hanno scelto la Stadler Rail che ha eliminato la concorrenza della francese Alstom e della tedesca Siemens.

Come informano le Ferrovie, i nuovi treni porteranno diversi miglioramenti. Offriranno più spazio per bici, passeggini e bagagli voluminosi. Inoltre, permetteranno un buon segnale per i telefoni cellulari. I primi convogli saranno consegnati nel dicembre 2025.

Si tratta di una buona notizia per Stadler Rail: il mese scorso l’aziendale elvetica ha visto sfumare un accordo miliardario in Austria a causa di una formalità, più precisamente una firma digitale non riconosciuta.

Un ragazzo si tuffa nella Verzasca a Lavertezzo.
Keystone / Francesca Agosta

Il turismo in Svizzera ad agosto ha conosciuto la ripresa sperata. Grigioni e Ticino segnano numeri da record.

Tira un bel sospiro di sollievo il settore alberghiero elvetico. Anche se i pernottamenti non hanno ancora raggiunto i livelli del periodo pre-Covid (soprattutto nelle regioni dipendenti da un turismo d’oltremare), il mese di agosto ha confermato la ripresa del settore.

I migliori risultati li hanno conseguiti i due cantoni turistici di Ticino e Grigioni. Le due regioni hanno fatto segnare numeri da record. Questo soprattutto perché hanno potuto approfittare pienamente dei molti svizzeri che hanno trascorso le vacanze in patria. In Ticino la quota di turisti elvetici ha sfiorato il 75%.

Stando ai dati diffusi oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST), i pernottamenti nei Grigioni ad agosto (718’000) non sono mai stati così elevati dal 2005, anno a partire del quale l’UST mette a disposizione i dati. Lo stesso discorso vale per il Ticino: con 427’000 notti, il dato supera l’anno record del 2006. Allora i pernottamenti furono 412’000.


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