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Caso Tinner, dossier aperto ai giudici istruttori

Il Tribunale penale federale (TPF) ha deciso di autorizzare in linea di principio l'Ufficio federale dei giudici istruttori a consultare i documenti più scottanti sul "caso Tinner". L'ultima parola spetta però al Consiglio federale, che ha finora vietato l'accesso a un centinaio di pagine dei documenti in questione, relative alla progettazione di armi nucleari.

L’accordo di principio dei giudici di Bellinzona, reso noto mercoledì, tiene ampiamente conto delle preoccupazioni del governo, che ha addotto motivi di sicurezza per opporsi alla consultazione dei documenti, giudicati necessari dai magistrati della Confederazione per poter condurre a buon fine il procedimento penale a carico dei fratelli sangallesi Urs e Marco Tinner. I due sono sospettati, con il padre Friedrich, di aver collaborato tra il 2001 e il 2003 con il padre della bomba atomica pakistana Abdul Qader Khan e di essere implicati in un traffico di materiale nucleare verso la Libia.

Lo scorso 9 luglio, con una azione di forza senza precedenti, il giudice istruttore federale Andreas Müller aveva fatto perquisire dalla polizia bernese i locali della polizia giudiziaria federale e sequestrato una cassaforte che riteneva contenesse la chiave per accedere ai documenti cercati. Un sequestro subito definito “nullo e non avvenuto” dal Consiglio federale, che ha ribadito il suo categorico rifiuto avvalendosi dei poteri conferiti al governo dalla Costituzione federale.

Chiamata a pronunciarsi sulla vertenza tra potere esecutivo e potere giudiziario, la Prima corte dei reclami penali del TPF accetta la richiesta di accesso ai documenti, ma aggiunge che se il governo persiste nel suo rifiuto l’Ufficio federale dei giudici istruttori deve sottomettersi. Il Consiglio federale, rivela il TPF, ha già autorizzato l’Ufficio a consultare, il 3 agosto, alcuni dei documenti richiesti, ma non quelli riguardanti i piani di fabbricazione di una bomba atomica – dei quali il governo ha ordinato la distruzione – né un altro raccoglitore con informazioni sulla collaborazione tra i Tinner e i servizi segreti americani.

Il TPF non nasconde che queste informazioni sono importanti per il procedimento aperto contro i Tinner, poiché i tre sangallesi si avvalgono dei loro legami con la Cia per giustificare i reati loro addebitati. Secondo il TPF, alle parti potrà essere in ogni caso accordato solo un diritto di consultazione limitato del fascicolo: potrebbero sfogliare o leggere certi documenti, ma non fotocopiarli.

swissinfo.ch e agenzie

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