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Cosa fanno i partiti minori per la Quinta Svizzera?

mappamondo e lista partiti minori
kr - swissinfo.ch

PEV, UDF, Lega, PdL, Ensemble à Gauche: Anche questi cinque partiti, oltre ai sei principali, sono rappresentati in Consiglio nazionale. Ma che posto occupano le svizzere e gli svizzeri all'estero nei loro programmi?

Partito evangelico svizzero (PEV)

Il PEV ha tre rappresentanti in Consiglio nazionale. Sebbene non abbia una rete internazionale, il partito conta 40 membri all’estero. Una donna svizzera residente all’estero si è persino candidata per un seggio in Consiglio nazionale nella lista del Cantone di Berna per le elezioni del 2023.

  • Anno di fondazione: 1919
  • Presidenza: Liliana Studer, Consigliera nazionale
  • Iscritti: 4’400
  • Seggi nell’Assemblea federale: 3 seggi nel Consiglio nazionale, 0 seggi nel Consiglio di Stato
  • Risultati elettorali: 2,1% (Elezioni del Consiglio nazionale 2019)
  • Quota di donne nell’Assemblea federale: 33,3%
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© Keystone / Christian Beutler

Il partito si impegna perché i cittadini e le cittadine svizzere all’estero possano partecipare alle elezioni e alle votazioni attraverso il voto elettronico. “Naturalmente devono essere rispettate le precauzioni di sicurezza”, risponde via email il PEV. Poiché l’elettorato svizzero all’estero non è molto numeroso, la possibilità di manipolazione elettorale è ritenuta bassa. Il partito è convinto che il voto elettronico risolverebbe i problemi di ricezione tardiva dei documenti elettorali ed è quindi favorevole a una rapida introduzione dell’e-voting per questo gruppo di persone.

Il PEV constata che sempre meno svizzeri e svizzere emigrano per sempre, molti vivono all’estero solo per un certo periodo di tempo. “Riteniamo che dare a queste persone buone possibilità di previdenza per la vecchiaia, soprattutto per quanto riguarda l’AVS, sia importante e necessario”, afferma la segreteria del partito. In questo caso, gli ostacoli devono essere ridotti al minimo.

Per quanto riguarda le difficoltà di accesso alle banche dall’estero, il partito ritiene che, in linea di principio, le banche svizzere dovrebbero offrire alla cittadinanza all’estero gli stessi servizi e le stesse condizioni offerti a chi vive in Svizzera.

“Qui non si tratta tanto di una questione politica quanto di una questione economica”, afferma il PEV. “Postfinance, che appartiene interamente alla Confederazione, dovrebbe offrire soluzioni in questo ambito”.

I principi chiave del PEV

  • Il PEV è un partito fondato sul cristianesimo, la sua attività politica è guidata dai principi del Vangelo.
  • Si impegna a rafforzare il matrimonio e le famiglie, che per il PEV costituiscono il nucleo della società. Tra le altre cose, il partito chiede un aumento degli assegni familiari e dei fondi per l’istruzione, nonché orari di lavoro flessibili e un maggior numero di lavori part-time.
  • Un altro valore importante è la protezione del clima. Il partito vuole promuovere la biodiversità e chiede che venga raggiunto l’obiettivo di zero emissioni di gas serra.
  • Il PEV si impegna anche per un’economia responsabile e nella lotta alla povertà.
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Unione democratica federale (UDF)

L’UDF conta 3’100 iscritti, ha un rappresentante in Consiglio nazionale, Andreas Gafner, e otto membri del partito all’estero. Uno svizzero residente in Colombia si è candidato al Consiglio nazionale nel Cantone di San Gallo per le elezioni del 2023.

  • Anno di fondazione: 1975
  • Presidenza: Daniel Frischknecht, psicologo diplomato HES (Scuola universitaria professionale)
  • Iscritti: 3’100
  • Seggi nell’Assemblea federale: 1 seggio nel Consiglio nazionale, 0 seggi nel Consiglio di Stato
  • Risultati elettorali: 1% (Elezioni del Consiglio nazionale 2019)
  • Quota di donne nell’Assemblea federale: 0%
Fahne der EDU
Keystone / Peter Klaunzer

Per quanto riguarda le svizzere e gli svizzeri all’estero, “l’UDF sostiene tutte le misure adottate dal Consiglio federale e dal Dipartimento degli affari esteri DFAE per garantire un buono scambio di informazioni e la protezione degli svizzeri e delle svizzere all’estero”, ci scrive il partito.

Il partito sostiene inoltre la possibilità la cittadinanza all’estero di partecipare alle elezioni e alle votazioni. È quindi favorevole alla rapida introduzione del voto elettronico.

Anche l’UDF ritiene che l’elettorato all’estero debba avere accesso alle banche svizzere alle stesse condizioni dei cittadini e delle cittadine che vivono Svizzera.

I principi chiave dell’UDF

  • L’UDF si descrive come un partito che basa la sua politica sui valori della Bibbia. Rifiuta l’aborto, l’eutanasia, la pornografia e la procreazione medicalmente assistita. Vuole proteggere il matrimonio, ma rifiuta il “matrimonio per tutti”.
  • In termini di politica sociale, l’UDF sostiene il rafforzamento della responsabilità individuale, mentre l’assistenza sociale deve essere ridotta al minimo. È favorevole agli sgravi fiscali per i privati, le famiglie e le imprese. In materia di politica ambientale, chiede un utilizzo rispettoso delle risorse, ma allo stesso tempo rifiuta una politica climatica volta a ridurre le emissioni di CO₂.
  • Lo slogan della campagna dell’UDF è “Impegno per la verità”. Gli altri partiti e i media fanno propaganda secondo l’UDF, che rifiuta le ideologie “woke” e “gender”. Le misure anti-covid hanno diviso la società: l’UDF chiede che una commissione indipendente esamini la questione.

Lega dei ticinesi (Lega)

La Lega dei Ticinesi si batte per le svizzere e gli svizzeri che vivono in Svizzera – la Quinta Svizzera non è quindi una priorità nel programma del partito. Tra i 1’500 iscritti non ci sono membri residenti all’estero. Lorenzo Quadri siede da 12 anni nel Consiglio nazionale come rappresentante della Lega.

  • Anno di fondazione: 1991
  • Presidenza: Un consiglio esecutivo di otto membri guida il movimento
  • Iscritti: ca. 1’500
  • Seggi nell’Assemblea federale: 1 seggio nel Consiglio nazionale, 0 seggi nel Consiglio di Stato
  • Risultati elettorali: 0.8% (Elezioni del Consiglio nazionale 2019)
  • Quota di donne nell’Assemblea federale: 0%
Fahne der Lega
Keystone / Karl Mathis

Il partito ritiene che gli svizzeri e le svizzere all’estero che non hanno più alcun legame con la Svizzera non debbano avere più diritto di voto. Inoltre il voto elettronico sarebbe poco sicuro: “Il pericolo di brogli rimane troppo elevato”, ci risponde il partito.

L’accesso alle banche svizzere per le cittadine e i cittadini all’estero è, secondo la Lega, una questione commerciale, non politica.

I principi chiave della Lega

  • La Lega dei Ticinesi vuole proteggere la popolazione locale e il mercato del lavoro locale dall’eccessiva presenza di persone straniere.
  • Il partito si impegna a sostenere le esigenze delle persone più deboli, con particolare attenzione a chi è anziano.
  • La Lega è favorevole alla riduzione di tasse e imposte.

Partito del lavoro della Svizzera (PdL)

Il PdL non ha risposto alle nostre domande. Di conseguenza, ci limitiamo a descriverne profilo e principi chiave.

  • Anno di fondazione: 1944
  • Presidenza: Amanda Ioset e Alexander Eniline
  • Iscritti: ca. 2’500 (anno 2009)
  • Seggi nell’Assemblea federale: 1 seggio nel Consiglio nazionale, 0 seggi nel Consiglio di Stato
  • Risultati elettorali: 0.8% (Elezioni del Consiglio nazionale 2019)
  • Quota di donne nell’Assemblea federale: 0%
fahne der pda
© Keystone / Peter Klaunzer

I principi chiave del Partito del Lavoro

  • L’obiettivo del partito è quello di “lavorare per la creazione di un’ampia maggioranza per il superamento del capitalismo e per lo sviluppo della società svizzera verso il socialismo”. Il PdL si impegna per la redistribuzione e contro le privatizzazioni.
  • Una delle principali preoccupazioni del PdL è il rafforzamento del diritto del lavoro. Scrive il partito: “Ogni lavoro è importante e ha lo stesso valore. Vogliamo abolire lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo”.
  • Concretamente, il PdL chiede, tra le altre cose, l’introduzione di un salario dignitoso di almeno 4’000 franchi al mese (22 franchi all’ora) e di un salario minimo per gli apprendisti, oltre all’introduzione di un salario massimo.

Ensemble à Gauche-Liste d’Union Populaire (EAG)

L’EAG è un’alleanza elettorale della sinistra radicale, rappresentata a livello comunale e cantonale nei Cantoni di Ginevra e Vaud. Attualmente l’EAG vanta un seggio in Consiglio nazionale – la consigliera nazionale in carica, Stéfanie Prezioso, non si ricandiderà alle elezioni del 2023.

  • Anno di fondazione: 1993, nella nuova forma di alleanza a partire dal 2022
  • Presidenza: Non c’è presidenza, Pablo Cruchon è il responsabile dell’alleanza elettorale
  • Iscritti: 200 a Ginevra, alcune centinaia nel cantone di Vaud
  • Seggi nell’Assemblea federale: 1 seggio nel Consiglio nazionale, 0 seggi nel Consiglio di Stato
  • Quota di donne nell’Assemblea federale: 100%
Logo Ensemble a Gauche
EaG

La diaspora svizzera non è un tema principale per l’EAG. “Come partito internazionalista, ci impegniamo per la massima partecipazione politica possibile, l’ampliamento dei diritti politici e la democratizzazione della società”, ci scrive Ensemble à Gauche.

In questo quadro, l’alleanza si impegna a rafforzare la partecipazione politica delle svizzere e degli svizzeri all’estero. Ciò include anche l’introduzione del voto elettronico: “Qualsiasi misura che promuova la partecipazione politica va sostenuta”, afferma EAG.

L’EAG si mostra più critico sulla questione bancaria. L’alleanza elettorale ritiene che l’accesso alle stesse condizioni per le svizzere e degli svizzeri all’estero non sia indispensabile, “soprattutto se si tratta di aggirare le regole di altri Paesi”. La piazza finanziaria svizzera è ben lontana dall’essere sana ed etica, chiosa il partito.

I principi chiave del partito

  • L’alleanza si batte per la costruzione di una società pienamente democratica ed egualitaria, fondata sui valori socialisti, femministi e ambientalisti.
  • L’EAG sostiene misure come la settimana di 35 ore senza perdita salariale, l’anno di congedo parentale e l’assicurazione sanitaria nazionale.

Traduzione dal tedesco: Emiliano Feresin

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