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La guerra israelo-palestinese riaccende il dibattito su Hamas in Svizzera

Combattenti su carrarmato
I combattenti di Hamas hanno iniziato sabato la più letale incursione da molti anni, provocando la rappresaglia israeliana. Copyright 2023 The Associated Press. All Rights Reserved.

Il devastante assalto di Hamas contro Israele dalla Striscia di Gaza e i combattimenti in corso hanno riacceso il dibattito in Svizzera su una possibile designazione di Hamas come organizzazione terroristica. 

Gli scontri continuano in diversi punti vicino a Gaza tre giorni dopo che miliziani del gruppo islamista di Hamas hanno fatto incursione in Israele uccidendo centinaia di persone e prendendone decine in ostaggio, tra cui bambini e persone anziane, nel raid più letale in territorio israeliano dagli attacchi di Siria e Egitto nella guerra dello Yom Kippur 60 anni fa. In rappresaglia, jet da combattimento, artiglieria ed elicotteri israeliani hanno colpito centinaia di bersagli di Hamas e del Movimento per il Jihad islamico a Gaza, secondo quanto scritto da Reuters, uccidendo centinaia di palestinesi.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, nel frattempo, ha ordinato un “assedio totale” di Gaza, e ha detto che le autorità taglieranno la corrente e bloccheranno le forniture di cibo e carburante.

Domenica, i 15 membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno tenuto una riunione di emergenza durante la quale gli Stati Uniti hanno chiesto di condannare fermamente “gli odiosi attacchi terroristici commessi da Hamas”. Tuttavia, non è stata intrapresa nessuna azione immediata.

Durante il vertice, la Svizzera, che occupa un seggio non permanente al Consiglio di sicurezza, ha “condannato gli attacchiCollegamento esterno particolarmente scioccanti, compresi gli atti di terrore e il lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas contro Israele”. Il Paese ha chiesto l’immediato rilascio delle persone in ostaggio e la de-escalation delle violenze, ha affermato di deplorare ogni vittima civile e ha lanciato un appello per il rispetto del diritto internazionale umanitario.

Perché la Svizzera non classifica Hamas come organizzazione terroristica?

A differenza dell’Unione Europea, gli Stati Uniti o il Regno Unito, la neutrale Svizzera non ha mai dichiarato Hamas un’organizzazione terroristica. La Confederazione non ha un vero e proprio elenco terroristico nazionale e applica solo le sanzioni del Consiglio di sicurezza dell’ONU, il quale non designa il gruppo islamista come terrorista.

Nell’ambito del suo lavoro di promozione della pace in Medio Oriente, la Svizzera dialoga con tutte le parti coinvolte per stimolare il dialogo tra Israele e Palestina così come tra l’islamista Hamas e la laica Al-Fatah. Definire Hamas un’organizzazione terroristica impedirebbe ogni comunicazione diretta con il gruppo.

Le autorità elvetiche intrattengono contatti ufficiali con Hamas e “la politica di contatto inclusiva e quella dei buoni uffici della Svizzera in questo contesto sono apprezzate dagli attori internazionali chiave come gli Stati Uniti e l’UE, soprattutto durante le crisi. La Svizzera informa regolarmente anche Israele sui suoi contatti con Hamas”, ha affermato il Governo elvetico rispondendo a un’interpellanza parlamentareCollegamento esterno. Stando alla strategia dei buoni ufficiCollegamento esterno, la Confederazione attualmente rappresenta gli interessi diplomatici “per l’Iran in Egitto e in Canada, per gli Stati Uniti in Iran, per l’Iran e l’Arabia Saudita (reciprocamente) e infine per la Russia e la Georgia (reciprocamente)”.

Nuovi appelli da parte delle organizzazioni ebraiche

Le organizzazioni ebraiche in Svizzera hanno ripetutamente chiesto che Hamas venga definita un’organizzazione terroristica e nuovi appelli sono stati lanciati dopo l’incursione di sabato. “Oggi e i prossimi giorni sono un’opportunità per le persone responsabili della politica svizzera in Medio Oriente di rivalutare le loro attuali posizioni. Ciò include di non rifiutare più di considerare Hamas un’organizzazione terroristica come invece l’UE, gli Stati Uniti e altri Paesi fanno da tempo. E dobbiamo inoltre chiederci seriamente quali contatti ufficiali la Svizzera intende mantenere con Hamas”, ha scritto l’Associazione Svizzera-IsraeleCollegamento esterno (ASI) in un comunicato.

La Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) e la Piattaforma degli ebrei liberali della Svizzera (PELS) in un comunicato congiuntoCollegamento esterno hanno affermato: “Senza un divieto chiaro, Hamas conserva la sua legittimità come normale attore politico, tanto più che si può muovere liberamente in Svizzera, raccogliere donazioni e gestire le sue finanze”.

Anche la Fondazione contro il razzismo e l’antisemitismo ha chiestoCollegamento esterno al Governo di classificare Hamas come organizzazione terroristica dopo l’attacco.

Qual è il punto di vista parlamentare su Hamas?

Precedenti tentativi di parlamentari che chiedevano di classificare Hamas come organizzazione terroristica hanno fallito. L’ultimo è stato un’iniziativa parlamentareCollegamento esterno del consigliere nazionale Lukas Reimann dell’Unione democratica di centro (UDC, destra sovranista), poi respinta dal Governo e dalla maggioranza del Parlamento nel giugno del 2022. Reimann ha affermato che il suo partito sta pianificando una nuova proposta in tal senso.

Lunedì, l’UDC ha twittato che vietare Hamas e proibire ogni aiuto a organizzazioni palestinesi con legami con Hamas è necessario. Il Partito liberale radicale (PLR, destra) ha a sua volta preso posizioneCollegamento esterno chiedendo che il Governo classifichi Hamas come organizzazione terroristica.  “Finora, era accettabile parlare con tutte le parti nella regione. Questi attacchi non lo permettono più. Il dialogo con persone che pianificano e sostengono tali atti non è possibile”, ha affermato. Il PLR ha chiesto una revisione dell’aiuto allo sviluppo in Palestina nell’ottica di un’eventuale sospensione del sostegno a organizzazioni legate ad Hamas.

La Svizzera contribuisce con circa 20 milioni di franchi all’anno all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA). Inoltre, sostiene circa 30 ONG sul posto (con 5 milioni nel 2022).

Il gruppo parlamentare Svizzera-Israele ha anch’esso chiesto al Consiglio federale di riconsiderare la sua posizione e le relazioni con Hamas e con l’Iran.

Qual è la posizione delle organizzazioni svizzero-palestinesi?

Membri del gruppo di amicizia Svizzera-Palestina, un gruppo parlamentare di dieci membri, sembrano distanziarsi pubblicamente da Hamas dopo l’assalto.

“Hamas è un’organizzazione criminale e corrotta”, ha detto Fabian Molina, del Partito socialista (PS, sinistra) lunedì al giornale 20minuten.Collegamento esterno Il parlamentare del Partito verde liberale (PVL, centro-destra ecologista) Beat Flach ha descritto gli attacchi di sabato come un “disastro assoluto”.

Tuttavia, Molina accusa entrambe le parti di violazioni: “Rapire civili israeliani e lanciare missili sulle città sono atti vili. Ma tagliare per vendetta la corrente degli ospedali palestinesi è altrettanto sbagliato”.

Geri Müller, presidente della relativamente piccola Società svizzero-palestinese ha messo in guardia dal vietare Hamas, misura che impedirebbe alla Svizzera di proseguire con il suo “buon lavoro di negoziazione”. “La violenza non è mai accettabile, anche per Israele”, ha detto il l’ex parlamentare dei Verdi al Tages-Anzeiger, aggiungendo che, negli scorsi sei mesi, i coloni israeliani hanno attaccato 70 villaggi palestinesi.

Circa due milioni di persone sono imprigionate nella Striscia di Gaza, non è quindi sorprendente che si verifichino reazioni estreme, ha aggiunto Müller. “Israele è uno stato di apartheid. Punto. Se la Svizzera vuole dichiarare Hamas un’organizzazione terroristica, deve anche chiamare il terrorismo di Stato israeliano con il suo nome”.

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