La Svizzera insiste sul passaporto per i rifugiati del terremoto
I rifugiati provenienti dalla Turchia o dalla Siria devono essere muniti di documenti di identificazione se cercano riparo in Svizzera dalle devastazioni del terremoto della scorsa settimana.
Più di 40.000 persone sono state uccise da un forte terremoto vicino al confine tra Turchia e Siria. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, milioni di persone sono ora sfollate, molte delle quali senza un riparo in condizioni di gelo.
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La Svizzera ha accettato di accelerare il rilascio dei visti per i rifugiati turchi e siriani. Alcuni parlamentari ritengono che la Svizzera dovrebbe lavorare ancora più velocemente per dare rifugio alle vittime del terremoto.
La commissione per gli affari esteri della Camera dei Rappresentanti ha scritto ai funzionari dell’immigrazione chiedendo di eliminare altri ostacoli burocratici, tra cui la necessità di presentare il passaporto.
Ma nell’interesse della sicurezza, le autorità hanno posto un limite all’accettazione di persone prive di passaporto o di altri documenti d’identità.
“Rispettiamo la legge in vigore, che ci impone di identificare queste persone. La questione della sicurezza è particolarmente importante”, ha dichiarato un portavoce della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) all’emittente pubblica svizzera SRF.
La SEM ha anche sottolineato che sarebbe difficile per le persone lasciare la Turchia o la Siria senza un passaporto.
Giovedì la Svizzera aveva ricevuto 1.200 richieste di visto nell’ambito della procedura accelerata.
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